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Vecchio 19-04-2010, 23.39.32   #1
Ray
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Predefinito Alchimia: la questione della materia prima

E' da un po' che penso a come impostare questa discussione, argomento di discussione con un amico, e più ci penso più mi rendo conto che non è semplice. Ci provo... poi eventualmente via via mi correggerò.

Ci sono già altri tread sull'alchimia e ci sono anche molte discussioni correlate, tuttavia mi sembra inevitabile ribadire alcuni concetti più o meno di base... sia perchè non sono semplici, sia perchè introducono e forse illustrano il problema.

L'alchimia pratica ha come scopo la produzione della Pietra Filosofale. L'alchimia in se ha come scopo la Realizzazione dell'alchimista, ma, come abbiamo visto negli altri tread, il metodo consiste, per chi voglia praticare coi fornelli, nel produrre questa Pietra. Produzione della Pietra e Realizzazione personale vanno di pari passo e il lavoro esteriore è appoggio a quello interiore e viceversa... anzi, tutto il lavoro è in realtà interiore e le trasformazioni che avvengono, se avvengono, sono indotte dall'uno all'altro dei due ambiti di lavoro. In pratica l'alchimista utilizza il lavoro ai fornelli come specchio di quello su se e viceversa... e alla realizzazione della Pietra corrisponde la sua stessa Realizzazione... egli diventa pietra filosofale.

Ma cos'è questa Pietra Filosofale? E' la perfetta, o migliore possibile nella manifestazione, incorporazione dello Spiritus Mundi, l'anima del mondo, l'energia divina... quella "materia" in cui sono immersi i mondi e che è alla base della vita, di tutto ciò che è vivo.

Dato che tutto è più o meno vivo, in ogni cosa è contenuto, pur in modalità diverse, questo Spiritus Mundi. La Pietra Filosofale quindi, è la massima incarnazione dello spirito... insomma è spiritus mundi estremamente concentrato.

Siccome questa corrente vitale tende a far evolvere la materia che attraversa, tutto evolve verso la perfezione. Solo che lo fa con una velocità corrispondente al suo grado di perfezionamento... da cui all'uomo comune non basterebbe certo una vita, così come sempre all'uomo comune non è dato nella sua vita di assistere all'evoluzione di un metallo, a meno di accelerare in qualche modo il processo. Ed è proprio questo che l'alchimia vuole fare... nulla di innaturale, solo accelerare quello che la Natura fa comunque.
E' quindi chiaro che la Pietra, evoluzione perfetta della materia prima, ha la capacità di far evolvere fino alla perfezione ciò con cui entra in contatto... ed ecco che quindi può mutare il metallo "vile" in oro. Oro che rappresenta la massima espressione per la natura metallica. Ma questa trasformazione, lungi dall'essere la produzione di oro lo scopo dell'alchimista, è solo la controprova sperimentale che si è davvero prodotto la Pietra.


Chi legge i libri degli alchimisti scopre quasi subito che, chi più chi meno, chi questo chi quello, essi raccontano abbastanza dettagliatamente i processi necessari a questo scopo. Quello che non dicono è quale sia la materia prima, ossia la materia da cui partire, insomma cos'è che si deve usare per fare la Pietra. Anzi, questo è forse il più importante e oscuro mistero da esplorare.

Spero di aver illustrato decentemente la questione, ma non ne sono per niente sicuro. Quindi mi fermo un attimo, prima di rendervi partecipi delle considerazioni che finora sono stato in grado di produrre sul problema in se, ossia quale sia la materia da cui si debba, o si possa, partire.

Ultima modifica di Ray : 19-04-2010 alle ore 23.43.20.
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