Discussione: Archetipi
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Vecchio 02-08-2009, 19.09.13   #57
nikelise
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Già cosa resta...immagino una mente vuota, non so nememno se è la mente che riempie di oggetti la stanza.
Mi è venuto in mente qualcosa e non so se ci entra in questo discorso
Un illuminato diceva: l'ego cade quando è maturo, come la pera. Ma che maturo vuol dire ancora che esiste, diventa sottile e siamo allora nella spiritualità. Questa è ancora intesa come lo stadio finale dell'ego in cui l'uomo ancora si identifica con qualcosa. Se cadesse davvero del tutto, non saremmo più individuo, ma facenti parte di un tutto. A mala pena, ricordo, ho capito con la ragione cosa intendesse. Ora mi chiedo, se la nostra stanza illuminata da un archetipo , venisse man mano svuotata, resterebbe ancora qualcosa di noi? Scegliendo e copiando la modalità di qualcuno di voi: si è capito qualcosa di quello che io ho capito? Questa storia degli archetipi sento che può avere degli effetti particolarmente importanti per me, se riuscissi a coglierla nel suo intero significato.
Ma io questo svuotare o riempire non lo vedo .
Dico cosa vedo:
l'archetipo e' un ideale , come tale privo di particolari concreti che ci conferisce forza ed energia in quanto determina in ciascuno di noi una '' MISSION'' , uno scopo,
questo ideale puo' essere rappresentato da un'immagine esistente da sempre nella nostra mente che contiene per noi un particolare significato.
Non credo occorra dire di piu' per definirlo
L'importanza di questo ideale e' che per noi ha un particolare significato ed illumina ,da' un nuovo senso al quotidiano inaridito da una realta' diventata grossolana perche' priva di spirito e di scopo .
Questa energia e questo nuovo scopo si manifesta con emozioni incontenibilii .
Ma poiche' tutto e' doppio cioe' passa da un estremo all'altro cio' che da' senso anche limita perche' priva di altri scopi cio' che guarisce ammala se troppo e cosi' via ecco allora la necessita' di tenere un equilibrio tra un archetipo divenuto conscio perche' fatto proprio ed il suo opposto rimasto inconscio ,
oscillando continuamente tra l'uno e l'altro tra gli uni e gli altri , tra la madre e la bambina , il puer ed il senex ecc.ecc.
Non so se e' chiaro .
Allora, non e' che l'archetipo viene umanizzato ma influisce, rimanendo tale , sull'uomo , su ciascun uomo ciascuno a suo modo illuminando le cose che fa ogni giorno .
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