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Vecchio 28-10-2011, 02.34.33   #19
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Il bisogno di liberarsi di qualcosa che si è già metabolizzato, oppure l'insorgere di un nuovo bisogno possono starci.


Nel bagno sporco non voglio lasciare andare le mie scorie o le mie necessità di espressione, ne verrei sporcata, lo temo. Temo fortemente che ciò che ho da mostrare sia inglobato nella melma più nera, diventerei io stessa cacca. Vedo la latrina perchè chiaramente è dentro di me la possibilità di scadere del tutto.
Ma suby mi vuol mettere in sequenza altro ancora.


C'è infatti il bagno dei coristi. Già va meglio, è pulito, ordinato, con naturalezza tutti stanno seduti nei water. Una scena che ho già visto in teatro una sera, avendo a disposizione una sola stanza, finita l'opera, per andare via prima, donne e uomini ci siamo cambiati di costume, fianco a fianco contemporaneamente. Tutti siamo stati lesti e tranquilli, compresa io. Ma la scena in qualche modo è rimasta dentro, nel momento di liberarmi della pipì in sogno , non mi sono altrettanto adattata.


Eppure suby mi vuol fare arrivare al bagno intatto, artistico, dove si poteva quasi mangiare anziché urinare. Perchè.


Lì mi viene in aiuto mio figlio col suo esempio di spontaneità, ma anche la proprietaria o protagonista, che comprende il mio valore oppure il mio problema e mi lascia stare nel bagno che è delle personalità, che poi raramente vi entrano; è proprio un capolavoro e datato, anni senttanta.




In realtà lo collegherei, questo sogno,al tentativo di una manovra lavorativa ardua, il lavoro si è bloccato del tutto, dalla fine dell'estate. Devo riuscire, e sto facendo grandi lavori di riassetto per organizzare piccoli eventi che coinvolgano persone motivate dalla musica e dalla pittura a cui piace sorseggiare the o cioccolata, come anche gente curiosa, una manovra salva lavoro, idea però che accarezzo da sempre, ma ingrata come costi di energia.
Non posso rilassarmi, non sono sicura che mi riuscirà, la gente che pure sento apprezzerà (è un coro tranquillo quello che vedo, di gente che è a suo agio) devo riuscire a portarla dentro, di conseguenza mi devo impegnare ad offrire il meglio.


Dimenticavo quel benedetto cane scolpito nel vater mai usato. Qui non poso sbagliarmi su ciò che provo. Per lasciare andare le mie tenzioni, o le mie scorie devo passare sopra a quella che rimane il mio chiodo fisso: il desiderio di ripossedere un cane, quel cane. Non ho mai potuto liberare l'angoscia di averlo perso e del modo in cui è accaduto. Anni settanta. E' evidente che è diventato un simbolo, rappresenta il rifiuto per aver perso qualcosa. Io mi rifiuto. In qualsiasi bagno entro è un rifiuto, scarto negazione....boh... Lascio qui per ora.


Non vedo nulla circa la moltitudine di water nei tre tipi di bagni, in genere ve ne è uno solo.
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"Le cose non sono sempre come sembrano...
Le cose sono esattamente come sembrano!"
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