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Vecchio 10-10-2006, 13.25.07   #4
jezebelius
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Originalmente inviato da RedWitch
Sono d'accordo con Shanti.. l'osservazione dovrebbe essere una costante per evitare che tutta la nostra vita sia un insieme di reazioni , anzichè azioni consapevoli.. penso soprattutto che la volontà del singolo sia importante...
se io mi arrabbio perchè Tizio mi ha fatto uno sgarro, poi riverso la rabbia su qualcuno che non c'entra niente, e farò innervosire il terzo.. e così via.. se parto da me stesso, se per esempio Tizio mi fa arrabbiare e provo ad usare la rabbia in altra maniera, anzichè scaricarla su chi mi sta intorno, a modo mio, inizio a spezzare una catena.. certo, una persona da sola, farà ben poco, ma una goccia, unita ad un'altra goccia, e ad altre gocce...
Non so se l'uomo smetterà mai di essere un ingranaggio mosso da reazioni inconsapevoli, ma se intanto si incominciasse .. chissà..
Mhm...non credo che ci sarà un reale cambiamento anche se da qualche lato( quindi qualche goccia ) ne viene fuori qualcosa. Sostanzialmente l'uomo è sempre stato "preda " ed al tempo stesso prodromo attivo della sua meccanicità. Questo fa si che le forze istintive, quelle che sono perennemente presenti, possano giocare un ruolo fondamentale.
Nel passaggio del sentimento d'ira ad esempio, ma anche come nel passaggio di un sorriso perchè si è allegri, per questo verso cambiando la forma esteriore, si subisce qualcosa di esterno, appunto, come si è fatto notare. Ora il sorriso come anche l'ira sono due facce, secondo me, della stessa medaglia. In ogni caso si " subisce " qualcosa, che sia negativo o positivo; similare potrebbe intendersi l'assorbire come una spugna rilasciando all'esterno quello che pochi attimi prima ha agito (su di noi) inconsapevolmente.
Questo " generare " la catena offre un circolo vizioso da cui, secondo me, è difficile liberarsi. Pensiamo ad esempio quali risultati si possono ottenere nello sfruttare questa meccanicità. In sintesi " dare " quello di cui in quel momento la società ha bisogno per renderla, in questo modo ancora più schiava. Ovviamente non faccio riferimento alla dietrologia occulta ci mancherebbe ma certo sarebbe interessante capire le dinamiche alle quali la società, composta da singoli, è interessata.
Per questo verso quindi la " patata bollente " assume un connotato particolare. Scotta, quindi ci si libera del tubero ma al tempo stesso si è gia assorbito...quello che la patata portava con se...no?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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