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Vecchio 09-07-2007, 10.58.21   #16
Uno
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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Io risponderei ni...
Ci sono situazioni in cui riesco a spezzare la catena, a ristabilire una sorta di equilibrio.
Con situazioni estranee se le posso definire così, con i colleghi, capi, il classico cretino in macchina... ecc.
Ma quando si parla di persone vicine, partner, amici, genitori va tutto a farsi friggere...
Infatti era teoria, anche se personalmente ci sto lavorando su e da parecchio.
Chissà dove sono arrivata ed a che livello di auto-coscenza mi trovo...
Citazione:
Originalmente inviato da Shanti Visualizza messaggio
Sono d'accordo con te: con le situazioni estranee è più facile, anche nel caso di persone non vicinissime (i parenti non congiunti per esempio) ma comunque sempre a vista, mantenere il rapporto ma sempre a debita distanza, cioè non stando ai giochetti.
Per le situazioni con le persone a noi più vicine è più difficile, forse perchè ci si conosce di più e a volte si crede di sapere già prima come reagirebbe l'altro e ci si mette sulla difensiva o pronti all'attacco: eppure ci potrebbero essere anche delle sorprese...

Io invece non sono per niente d'accordo con voi, quello che dite vale sulla carta (o sul monitor) ma nella realtà basta un'inezia di variabile per cambiare il gioco in tavola.
Basta che nella situazione, da voi definita controllabile, vi sia qualcuno al cui parere tenete, basta che la situazione vi ricordi anche solo lontanamente qualcosa già vissuto, basta che via siano parecchie persone che osservano (anche se sono persone a cui non tenete) e che la non risposta vi faccia sentire impotenti o inadeguati etc etc etc ma ne potremmo trovare miliardi... e per quanto facciate la cernita: " ah con questa no, non ci cascherei" capiterà sempre quella in cui siete impreparate....

A meno che... non vi sia una preparazione di fondo che vada al di la del singolo caso, troppo complicata per sintetizzarla.
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