Discussione: Volere e volere
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 22-03-2008, 21.01.56   #2
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Per come la vedo io Volontà è appannaggio dell'Uomo Vero che, avendo il completo dominio di se stesso, è veramente in grado di mettere tutto se stesso in quello che fa. Anzi, per dirla meglio, quando un Uomo mette tutto se stesso in qualche modo mette davvero "tutto". Solo egli infatti può essere considerato realmente "a immagine divina" in quanto realizza in se la "mediazione" tra cielo e terra... quindi la sua volontà corrisponde alla volontà dello Spirito... la Sua Volontà che deve essere fatta.

Per l'uomo comune invece vedo la volontà come niente altro che la risultante dei desideri (ne abbiamo parlato in "vettori") e questo ne spiega la continua mutevolezza.

Se questi sono in qualche modo due estremi (relativamente all'ambito che consideriamo e non in assoluto) chi ha una parvenza di coscienza grazie al lavoro su se (che non deve essere necessariamente della forma che cerchiamo di mettere in atto qui) ha anche una parvenza di volontà non dipendente dal mutare del vento. Insomma la cosa va per gradi.

D'altra parte, raccogliendo un po' un'altra domanda che fai implicitamente, se uno inizia un lavoro su se coscientemente, con lo scopo di ottenere qualcosa di specifico indipendentemente da come lo chiama (conoscenza di se, risveglio o che altro) vuol dire che ha già fatto un prelavoro, che si è già coagulato in lui un prodromo di quel che poi sarà forse il centro di gravità... insomma c'è una parte di lui che vuole lavorare, per quanto debole questa sia.
Il che significa che in lui hanno lavorato in un certo modo quelle che Gurdy chiama influenze B, ovvero una serie di dati ed esperienze risuonanti con la parte più "interna" che condivide occultamente gli scopi del Se, quello la cui Volontà deve essere fatta. Il fatto che ad un certo punto noi decidiamo di lavorare o capiamo che lo vogliamo è solo un passaggio... di un processo fluido che inizia, forse, dalla nascita.
Ray non è connesso