Oggi ho letto questa notizia sul televideo:
Cina, lo sviluppo viene prima del clima.
Il piano stilato dal governo di Pechino per contribuire a frenare il surriscaldamento del pianeta ha una filosofia chiara: la Cina è pronta ad affrontare la sfida dei mutamenti climatici, ma la priorità resta lo sviluppo.
Il documento, presentato ufficialmente nella capitale, prevede che il paese mantenga le emissioni di gas inquinanti nel 2010 allo stesso livello del 2005.
Se non ci si può attenere ai limiti rigorosi fissati dal protocollo di Kyoto, è spiegato nel piano, è perché la Cina "è un paese in via di sviluppo".
Pensavo all'era industriale della vecchia Europa... carbone e metallo... inquinamento e progresso... leggendo questa notizia sulla decisione della Cina in un primo momento sono rimasto indignato... poi ho riflettuto un attimo... e pur non accettando la scelta di Pechino (mettendolo alla gogna) posso capire la loro voglia di progresso e di sviluppo... ovvio per una piccolissima elite' di cinesi... se la Cina emette uno starnuto il mondo intero risponde salute!... un continente come la Cina se inquina... inquina in proporzioni planetarie... se noi mettiamo la catalittica e i filtri nelle fogne verso il mare... poco serve quando la Cina decide per il progresso e non per la salvaguardia del clima. La Cina e' vicina anche nell'inquinamento... (ma pure gli Stati Uniti d'America, il Giappone, l'India)...
Insomma basta consumi scellerati da parte dei singoli (noi)... abbassiamo la temperatura di 1 grado in casa, usiamo la bicicletta quando possiamo, piantiamo alberi, facciamo tutto il possibile per non inquinare... e' giusto provare... il singolo puo' fare qualcosa...
Ma ricordiamoci che da qualche parte nel mondo per qualcuno lo sviluppo viene prima del clima.
