Discussione: Ancora il padre
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Vecchio 21-04-2010, 07.56.47   #1
webetina
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Predefinito Ancora il padre

E' solo un frammento, l'unico che ricordo. Sono nel lettone di una casa che sembra quella che è stata della nonna, sola e mi sveglio alle cinque mi pare. Mi viene in mente una cosa, forse una idea che desidero condividere con mio fratello. Col cellulare chiamo come ho fatto altre volte. Mentre squilla mi assale l'insicurezza, potrebbe non rispondere lui, ma uno dei miei genitorri che avrò svegliato. Infatti qualcuno apre la linea ma tace. Dico allora " sono tua figlia" e lo dico pensando che sia mia madre per rassiicurare, ma mi risponde mio padre al quale sento di non potere dire il vero motivo, cioè che non era nulla di urgente, ne di importante. Così tiro fuori in modo convincente che mi ero sentita inquieta, sola, nella casa semi vuota e avevo sentito la necessità di contatto, ma che già mentre gli parlavo mi stava passando. Lui si mostra comprensivo, starà pensando che non sono cresciuta ancora, ma pazienza che lo creda penso. Mi brucia un pò averlo svegliato, magari non si riaddormenterà.


Che strano sogno, come nel precedente la presenza del padre che pure appare comprensivo blocca il mio progetto, che comunque era in un tempo insolito, le cinque del mattino, e una idea che a un padre può sembrare poco importante. Si doveva trattatre di una intuizione, di una idea creativa. L'uomo è più pratico, cerca di stare più con i piedi per terra, tende ad idee finalizzate più ad uno scopo concreto.

Come si fa a pensare a se stessi se dentro il confronto è così forte e svantiaggiato?
Ho un'ospite deviante che abita in modo stabile e tranquillo nella parte inconscia di me?

Ultima modifica di webetina : 21-04-2010 alle ore 08.12.06.
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