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Vecchio 22-01-2007, 02.37.35   #4
Uno
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Trovo assurda la definizione di stress positivo e stress negativo, non ce l'ho con te LB ovviamente, ma con chi ha coniato questi termini di passaggio, perchè stanno gia sparendo come ho scritto sopra, alla fin fine dipende sempre da noi se cercarci stress extra o starne alla larga (ed in rarissimi casi sapendone il perchè), anche quelli che sembrano pioverci dal cielo.... perchè ho messo extra e sottolineato? Perchè c'è una parte di stress che anche se andassimo a vivere in un convento ci beccheremmo... vivere è uno stress, il cuore deve lavorare per pompare sangue per esempio.
Se diciamo che esistono stress negativi dobbiamo poterli identificare come sempre causa di degenerazione, e viceversa... però per esempio sappiamo che correndo molte parti del nostro copo si sottopongono a stress aggiuntivi... fino ad un certo punto fanno bene, superandolo fa male... allora la corsa come la definiamo positiva o negativa?
ah tanto per vedere il filo delle discussioni, stress ha lo stesso etimo del nostro "strizzare".

Vero, le cellule (non solo quelle del cervello) hanno un programma che dice loro quando devono fermarsi, dovremmo stabilire se è inserito alla nascita o risponde agli stimoli della vita, se seguissimo antiche saggezze ci parlano di una certa quantità di risorse da utilizzare e che a seconda di come le utilizziamo determiniamo la durata.... in questo caso varrebbe sia il "alla nascita" che "stimoli della vita" quindi tornando a sopra si dovrebbe stabilire se gli stress consumano queste risorse o le alimentano... e il discorso nell'esempio della corsa e più in generale sullo sport mi sembra possa chiarire

Torno dopo sul pensiero, personalità etc....
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