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Vecchio 12-07-2007, 11.23.38   #53
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Ho provato ad osservare la mente istintiva, ed è quella che parte in automatico, che fa mettere in moto i meccanismi che ci dominano. A volte è incontrollabile, parte e prima di riprenderla ce ne vuole (parlo per me).
A volte però, passo un millesimo di secondo in cui si avverte il passaggio tra l'influenza esterna e la partenza della mente istintiva.
In quello spazio/tempo si ha la possibilità di "acchiapparla". La si riconosce, sono i meccanismi che partono in automatico. Non ci sono sentimenti, non ci sono emozioni, o meglio sono emozioni negative. A quel punto si prende quel pensiero automatico che parte e che ci farebbe vivere il meccanismo come vero/reale/nostro in noi, e lo si controlla e come niente sparisce (detto così è semplicistico ma la presenza lo fa andare).

Quel che mi domando però è come si può capire il limite tra questo e la repressione?

Se non cogliamo l'attimo in cui il meccanismo parte come facciamo a capire cosa controllare e cosa invece è da vivere?
Osservando ancora sta roba ho trovato che molto semplicemente il momento di passaggio che possiamo percepire è qualcosa che è pronto a essere risolto.. non so dirlo meglio, indebolito da osservazioni e controlli precedenti, mentre quello che non dominiamo e parte per la tangente è qualcosa che va vissuto e punto, per seguire la stesso iter : viverlo, osservarlo e poi indebolirlo.
In un certo senso è come se l'osservazione indebolisse il meccanismo e rafforzasse l'Essere.
Mi resta il dubbio però, essendo una reprimitrice d'eccellenza, come e dove è il limite della repressione nel controllo?
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