Discussione: Matematica e latino
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Vecchio 17-03-2010, 21.02.30   #12
griselda
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
E sarebbe il problema più grande di tutti che conosco parecchio bene. Gli impedirebbe in futuro di imparare. Quei problemi li ho vissuti e me li son portati dietro fino alla fine della scuola e i prof dicevano: la ragazza è intelligente ma non si applica... il che era diventato vero.

La matematica oggi per me? non mi ricordo nulla.
Letteratura? la mia materia preferita in cui potevo spaziare tra poesia e poemi.

Non ho metodi da darti purtroppo ma posso darti la bambina che ero e da bambina rimanevo spesso basita su ciò che accadeva in casa e non lo capivo, nessuno me lo spiegava, e questo mi impediva di imparare a creare dei collegamenti logici tra le parole i comportamenti e i fatti e ciò che avrebbe dovuto essere.
Non voglio assolutamente dire che in casa tua accadano cose strane o che non sei un buon genitore, non voglio dirlo e non posso dirlo, sto solo provando ad esprimere ciò che potrebbe bloccare il tuo ragazzo, che sia reale e concreto o meno. E quindi come anche suggerisce Ray, la comprensione delle regole anche attraverso il gioco sarebbe un buon inizio per aiutarlo almeno a non mollare.

Sentendomi un pochino coinvolta emotivamente ti chiedo scusa se ho detto cose che possono averti in qualche modo ferita.
Tranquilla è più importante lui di me almeno per me. Quindi comprendere è più importante di tutto il resto per me.
Quel che dici comunque non mi urta ne mi ferisce inoltre ci riscontro del vero.
Ho riscontrato questo problema però anche in tempi non sospetti, quando era molto piccolo, c'era un gioco che non sapeva fare e questo mi aveva impressionato, ma non avendo dati non ho potuto trarne niente.
Il gioco era quello in cui tu devi pensare una cosa, un oggetto e l'altro facendoti domande doveva arrivare ad indentificarlo. Beh smisi di giocarci perchè si innervosiva ogni volta e non riusciva proprio a farlo. Non so se hai presente il gioco.

Io sono una mamma che tiene tutto molto nascosto, soffre in silenzio, nasconde il dolore, fa buon viso a cattivo gioco e tante altre cose...quindi probabilmente per troppa protezione non gli ho permesso di capire troppo di ciò che avveniva intorno a lui.
Però sono una mamma anche che spiega molto e oggi tento in tutti i modi di spiegargli le cose. A volte mi rimprovera perchè mi dice che lui non era riuscito a capire che c'era un problema. Io però gli spiego quello che realmente penso, che le cose vanno spiegate ad ogni età in modo diverso e date per gradi. E quindi mi ha detto che ha capito anche se inizialmente si era risentito e si è sentito come preso in giro, non tenuto in considerazione. Lo penso ancora non puoi dare qualcosa di troppo indigesto da digerire, puoi dare piano, piano un po' alla volta. Ma non evitare di dare.
Quindi sto cercando di rimediare, ma ci vuole tempo e modo per evitare rigetti, intolleranze, indigestioni o addirittura allergie almeno questo è quello che io penso
E in più mettici che non ho il libretto di istruzioni di come fare, ho solo tanto amore da dare
(Oltretutto sto lottando con un ciclope sordo e cieco. )


p.s. volevo aggiungere che ancora pago una non scelta, io non ero d'accordo sulla scuola, ma ho taciuto per quieto vivere, noi mamme sentiamo le cose e a volte se siamo convinte di quello che sentiamo dobbiamo puntare i piedi.
e adesso mi chiedo come posso rimediare e se è possibile, intendo se ce la farò ad aiutarlo a superare questa empasse o se tenerlo li non gli procuri altro che problemi per il suo futuro
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Ultima modifica di griselda : 17-03-2010 alle ore 21.12.28.
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