Discussione: Essere messi in mezzo
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Vecchio 07-09-2007, 17.30.48   #16
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Se sei un bambino poco impari in quel momento, però di solito sono esperienze che segnano e quindi si tende a ricordarsele piuttosto bene. Ne segue che, in un qualsiasi quando avrò intrapreso un percorso auto conoscitivo consapevole, quell'esperienza mi potrà tornare utile. Come? Beh, innanzitutto in termini di osservazione (soprattutto se sono in grado di opsservarmi mentre mi prendono in mezzo)... osservazione delle reazioni e dei vissuti a quello che mi viene detto e anche alla situazione (che "tutti ce l'hanno con me").
Come hai detto giustamente, sono esperienze che segnano in qualche modo, e restano impresse, quindi anche se l'osservazione non riesce durante l'episodio (se sei bambino, o se non sei in grado in quel momento), puo' tornare comunque utile.. per esempio se tutti all'esterno vedono qualcosa di me, puo' venirmi il dubbio che quel qualcosa esista anche se non lo vedo (o se me lo nascondo) , e quindi puo' permettere un'esplorazione in quel senso.. posso iniziare ad osservare se quello che mi hanno detto è vero successivamente, per poi modificarlo se è il caso, o comunque imparare a tenerlo sotto controllo..

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Originalmente inviato da Ray
Ci sono infiniti esempi, uno che mi viene in mente è la diversa reazione se ci dicono una cosa che sappiamo vera ma ce la nascondiamo e una cosa che riteniamo falsa. Sottolineo "riteniamo". Se fosse del tutto falsa non dovrebbe sfiorarci, forse a volte non ci sfiora davvero, ma magari ci sentiamo chessò indignati della falsità (allora c'è perlomeno un timore).

Vabbeh, le reazioni possono essere soggettive, ma credo che esistano dei meccanismi di reazione abbastanza comuni sui quali magari sono montate le diversità soggettive... a voi cosa viene in mente?
Nel tuo esempio, su di me ho notato che se una cosa che ritengo vera , ma me la nascondo, viene messa in luce, mi sento scoperta, e mi vergogno.. ma non oppongo più di tanto resistenza (anche se il primo istinto sarebbe comunque quello di difendermi, e potendo scapperei..).. prendo e porto a casa... e poi cerco di lavorarci sopra.. se una cosa non la ritengo vera, la prima reazione è di rabbia, quindi di difesa più aggressiva.. pero' anche in quel caso, cerco dopo di andare a fondo.. e di vedere se quello che mi è stato detto puo' essere vero.
In ogni caso, se si è disposti a mettersi in gioco per conoscersi, l'esterno è uno strumento molto utile, perchè sia che una cosa la si veda o meno è una possibilità in più per conoscerla...

L'essere messi in mezzo a me provoca una sensazione di disagio e soprattutto di forte tensione, in quel momento pero' anche l'attenzione si alza .... altro motivo per cui l'essere messi in mezzo puo' essere considerato positivo..
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