Discussione: Imitato e imitatore
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Vecchio 17-09-2007, 21.48.54   #11
Ray
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
La vedo come te, in effetti come possiamo imitare qualcosa che non conosciamo? Diventa sempre un copiare e lo facciamo meccanicamente senza nemmeno sapere troppo eprchè.. anzi forse si, per adeguarci.
Nella storia, si sa, che ogni messaggio da imitare è stato traviato nel suo senso. Come possiamo oggi imitare un Cristo, un Buddha? Realmente ne sappiamo pochissimo. Prendere in prestito quell'immagine che passa è copiare ciò che hanno ci hanno tramandato.
Però se è vero che siamo già l'imitazione di una forma uomo -e ne siamo del tutto inconsapevoli, ritendo che ci sia dovuta questa forma- vuol dire che abbiamo già destrutturato la forma animale. Si tratta di tornare alla fonte della Forma uomo svelando mano, mano i suoi misteri.
Quella che ho nerettato è a mio avviso una delle (forse La)domande chiave del topic. Credo che è proprio perchè non conosciamo che dobbiamo imitare. Se conoscessimo saremmo... non siamo (ma volgiamo diventare) quindi imitiamo.

Banalmente se non sono un giocatore di tennis ma ci voglio diventare guarderò come un giocatore gioca e cercherò di riprodurre quel che son riuscito a cogliere. Poi mi riuscirà così e così ma magari trovo anche qualcuno che mi da istruzioni e riuscendo un po', riguardando, coglierò di più di prima e così via. Quando lo imito abbastanza bene sono giocatore anche io... quando imito alla perfezione Il Giocatore allora sono anche io un Giocatore...

Per imitare, anche Cristo, alla fin fine cerco di comportarmi come lui... è il constatare dove non riesco che mi dice su cosa devo allenarmi.
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