Discussione: Imitato e imitatore
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Vecchio 22-03-2010, 17.04.34   #19
Uno
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Aspettando l'esempio di Uno mi viene in mente un'altra cosa:
Le copie di solito sono fatte da macchinari, pc, etc..
Un'imitazione è invece opera di un altro uomo, che per quanto si avvicini all'originale ci mette comunque del suo.
Le copie insomma sono senz'anima, le imitazioni ne hanno comunque una loro.
Bravo, già questa è una buona analogia.

Provo un esempio, vediamo se rende.

Prendiamo il commercio.
Vedo un bel bar, voglio aprire anche io un bel bar e studio quello visto.
Nel nostro comun parlare se dico che imito quel bar equivale a dire che lo rifaccio uguale, invece utilizzando il comune (e moderno) parlare diciamo che cercherò di imitarne lo stile perchè vedo che funziona.

Quindi se quello è moderno io potrei anche arredarlo in stile, se quello ha cameriere in divisa a fiorellini, io potrei usarne una a pois etc...
Però potrei accogliere con gentilezza i clienti come fa anche l'altro, potrei farci due parole quando sono al banco come fa l'altro etc....
Con il tempo affinerò queste ed altre cose e renderò sempre più personale la cosa.

Prendiamo invece il franchising. Mi affilio ad una catena di bar (cioè metaforicamente copio tutto) . Questi mi danno il marchio, mi dicono che colori e che arredamento devo usare, come deve essere la casacca delle cameriere etc.... Mi faranno dei corsi o mi seguiranno all'inizio per impostarmi in un certo modo e questo modo dovrò seguirlo se non voglio perdere l'affiliazione.
dopo due anni decidono che vogliono cambiare i colori (o l'arredamento) del marchio e devo farlo pure io, decidono che la catena deve vendere il caffè a tot e devo farlo pure io (esempi eh).
In sostanza il bar non ha la sua anima ma è connesso e dipendente da quella della catena.

La cosa può anche avere dei lati positivi purchè sia conscia. Le Tradizioni, le Religioni etc.. in parte utilizzano questi metodi, ti danno un format (anche molto altro, ma adesso esploriamo questo) che potremmo definire una sorta di franchising e che può agevolarti in alcune cose, l'importante è che questo sia usato e si torni pure ciò che si prende, ma non si sia usati.
Nell'esempio del franchising, va bene, ho una certa sicurezza di entrata (dovrebbe essere, lo era con i primi, oggi sono come le nuove "religioni") e guadagno anche se pago qualcosa ci sta. Ma se tornassi a casa con la casacca con il marchio, se continuassi sempre a pensare, a fare pubblicità etc.. alla catena qualcosa non va, non avrei una mia vita.

Probabilmente non sarà ancora sufficiente l'esempio... e poi un conto è capirlo razionalmente un conto è applicarlo, ma questa è una di quelle discussioni che va tirata su ogni tanto.
Uno non è connesso