Discussione: Evoluzione e intimo
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 03-09-2010, 18.02.10   #9
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Mhm...Non so.

Pensavo che se parto dal pensare che l'UNO esprime se stesso attraverso manifestazioni differenti, su altrettanti piani differenti, come si suol dire, a cascata, pur considerando che tutto è UNO, non posso dire che la pietra e l'essere umano per il sol fatto che si trovano entrambi nel medesimo piano di esistenza sono la stessa cosa. O meglio lo sono - anche se a prima vista sono due cose diverse per forma, consistenza, durezza etc- ma dovrò considerare comunque la differenze tra l'uno e l'altra partendo dal fatto che tra me e la pietra gli elementi che ci costituiscono sono uguali.

Per esempio,come per la pietra ci sarà un tempo in cui essa potrà evolversi, possibilità con la quale l'Uno stesso si manifesta, così per l'uomo ve ne sarà un altro. Al momento però non posso sapere se la pietra " percepisce" il tempo e se si in che modo. Dal mio punto di vista ....perderei tempo

Il problema allora lo focalizzerei soltanto sull'uomo lasciando alla pietra il suo da farsi.

Ecco, il " da farsi ". O anche " farsi da "!

Per l'uomo evoluzione, secondo me, concordando con l'accennato " cambiamento di stato " è un modo per verificare se vi è stata o no una modifica. Se un equilibrio su e nel quale l'uomo, e più in generale l'umanità intera, costruisce se stesso/a è stato cambiato e dunque che " qualità ", se c'è, ne deriva. Cosa ha " svolto ", per far si che di cambiamento possa parlarsi.

Forse quando si accenna alla evoluzione bisogna anche tenere in considerazione " il movimento "- da uno stato all'altro - che dall'interno si fa verso l'esterno. Quel tirar fuori dall'uomo ciò che ha gia dentro e dare a ciò consistenza nella superficie. Ma ciò non avviene da se. Il petrolio sta bene dove sta e soltanto con un sistema di pompe e dopo lunghi scavi potrò riuscire ad attingere in quel fondo!

In conclusione ci sarebbe il tempo per svilupparsi e per evolversi ma questo secondo aspetto tanto può collimare con il periodo di sviluppo, ad esempio attraverso una forzatura ovvero una disabitudine dell'uomo rispetto ad un fatto - Ray parlava di ritardatari e non, quindi cambiato un punto A in B - quanto, invece, rimanere del tutto estranea all'uomo medesimo nel periodo dato.

Il discorso allora chiama in causa anche ciò che ci portiamo dentro perchè l'evoluzione rappresenta probabilmente la lente con la quale guardare l'essere umano nel rapporto con se stesso, con l'ambiente e dunque ai suoi simili senza per questo scomodare, per il momento, L'Uno o una coscienza universale!

Si evolve allora forzando, modificando, essendo fluidi senza per questo diventare qualcosa di altro. Al contrario non ci si evolve pur ammettendo che in entrambi i casi vi è sviluppo.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso