Discussione: Mal di vivere
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Vecchio 25-03-2012, 09.21.55   #148
diamantea
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Non c'è vero confronto e dialogo, lui aspetta che mi passa senza parlarne, io macero dentro ma rinuncio all'impulso di fare la vichinga.
ieri mi sono soffermata a lungo sulla questione "mi passa". E' vero che poi mi passa, ci vuole un pò di tempo poi il carico emotivo scema, prende posto la mancanza dell'oggetto in questione, la cosa viene messa da parte, accontanata, mi passa.
Anche mia madre dice che a me passa tutto, non tengo rancore, abbaio ma non mordo.

Invece non è vero, non mi passa, semplicemente accantono da qualche parte, assorbo, aumento il livello di tolleranza a discapito della sensibilità, faccio il callo o il pelo come si usa dire da me. Poi uscirà da qualche altra parte, sotto forma di malessere o di aggressività.
L'abitudine alle cose sgradite è associata a questo "mi passa". Mi passa togliendo valore al mio volere, dandone di più al volere dell'altro. Soprattutto nelle cose più intime ho difficoltà a manifestare quello che non mi piace, che non voglio, ci sono le mie percezioni non tangibili, non dimostrabili che tendo a nascondere perchè più abituata a sopportare con pazienza, tanto poi finisce e mi passa.

E' la prima volta che reagisco con il silenzio ostinato per tanti giorni, nel rifiuto del contatto per una questione mia, di sensibilità verso il senso del rifiuto, o di quello che non mi piace o che non voglio. Sono stata sempre debole dal lato affettivo, non resisto alla lontananza, penso che poi tutto mi passa, o me lo faccio passare pur di non sentire il vuoto affettivo.
L'ultima sera del digiuno mi sono chiesta cosa vuol dire stare ferma, ho sempre lottato ma ora non c'era dove andare, cosa fare, mi sentivo ferma, immobile... poi il silenzio, ferma in me stessa, senza muovermi da dove sono, verso una direzione, ferma nel mio centro... credo sia questo questo il significato di stare fermi, di non avere dove andare se non in stare in se stessi.

Alla fine siamo noi che induciamo gli altri a trattarci in un certo modo. Se io tollero e ma la faccio passare perchè l'altro deve cambiare qualcosa di se stesso? Perchè fare uno sforzo se poi lo faccio io facendomela passare? Perchè l'altro deve muoversi se sono sempre io a muovermi in tutte le direzioni? Allontanandomi dal mio centro...

Questa cosa ha sortito il suo effetto, ho trovato in lui maggiore apertura all'ascolto ed io ho potuto dire dopo 3 ore cosa mi ha fatto stare male, e non era solo il bacio, ma anche altre questioni che ho accumulato e non digerito e nessuna intenzione di sorbirmi cose che mi fanno stare male.

Ha ammesso che è molto preso da se stesso e dalle sue cose ma non vuole perdermi, allora deve muoversi anche lui, non può più stare sempre fermo ad aspettare che mi passi.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 25-03-2012 alle ore 09.25.10. Motivo: correzione errori
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