Discussione: La particella di Dio
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Vecchio 04-12-2006, 21.54.15   #4
Fausto Intilla
Pensa di allungare la permanenza
 
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CERN: http://it.wikipedia.org/wiki/CERN
LHC: http://it.wikipedia.org/wiki/Large_Hadron_Collider

...ma ora arriva il bello:

Con queste parole,il famosissimo scienziato australiano Paul Davies, rispose al/alla giornalista che lo intervistò,a proposito di un suo progetto (da cui se non vado errando ha tratto anche un libro)sulla costruzione di una sorta di "macchina del tempo":

Fonte:http://xoomer.alice.it/fisicaeoltre/fisica/TMachine/timemachine2.htm
COME SI COSTRUISCE LA MACCHINA DEL TEMPO

A differenza delle macchine del tempo di romanzi e film, quella di Paul Davies non si sposta nel tempo, ma modifica la struttura dell'universo per costruire un percorso chiuso nello spazio.Crea un wormhole artificiale che consente al viaggiatore di andare nel passato e tornare indietro. E può essere realizzata con le tecnologie già oggi disponibili.

Il primo strumento necessario per realizzare un wormhole artificiale è un collisore, cioè un acceleratore di particelle.
[...l'LHC del CERN andrebbe bene?...mi stavo chiedendo.Scusate questa mia breve intromissione] Queste macchine permettono di ricreare le condizioni dell'universo a circa un microsecondo dopo il Big Bang, quando la temperatura era di dieci trilioni di gradi e l'universo era in uno stato definito plasma di quark e gluoni (particelle subatomiche).Proprio da una bolla di questa materia ad altissima energia si estraggono i wormhole «virtuali». Questi però compaiono solo per tempi brevissimi, per poi scomparire nel vuoto che si trova all'interno degli acceleratori.

2° Il passo successivo è trasformare i wormhole virtuali in reali, iniettando l'energia sufficiente per evitare che riscompaiano. È un fenomeno noto della fisica, per esempio si utilizza nella trasmissione di onde radio. Intorno a un elettrone girano fotoni virtuali, formando il campo elettrico. Se si accelera l'elettrone, facendolo passare in un filo, i fotoni virtuali acquistano energia e si trasformano in fotoni reali allontanandosi dal filo sotto forma di onderadio. Tuttavia, l'energia del plasma di quark e gluoni non basta per raggiungere le temperature richieste per trasformare questa «schiuma» spaziotemporale in vero wormhole.
II secondo strumento per fabbricare la macchina del tempo di Davies è un dispositivo dl implosione che dà alla bolla di quark e gluoni l'energia necessaria per comprimerla di un fattore pari a un miliardo di miliardi.Questo per elevarne la temperatura consentendo la trasformazione della bolla in un embrione di wormhole. La difficoltà non è nella quantità di energia necessaria (circa dieci miliardi di joule, la produzione di una centrale elettrica in qualche secondo), quanto nella concentrazione dell'energia su dimensioni così piccole.


3° Per portare il wormhole dallo stato embrionale a dimensioni utili occorre utilizzare un dilatatore , che ne accresca le dimensioni e lo mantenga aperto per consentire al temponauta di passarvi senza problemi Per fare questo Paul Davies ipotizza di servirsi dell'antigravità, una forza repulsiva che può essere prodotta dal cosidetto «effetto Casimir». Due piastre conduttrici variano i campi elettromagnetici dello spazio, creando una forza repulsiva, l’antigravità appunto.

4° L'ultima fase consiste nel trasformare il wormhole, ormai portato alla taglia giusta, in una macchina del tempo. E cioè stabilire una differenza temporale permanente tra le sue estremità. II compito è affidato al differenziatore e la tecnica suggerita è la dilatazione temporale che si osserva nell'effetto dei gemelli. Ancora una volta si ricorre a un acceleratore di particelle, in questo caso per far circolare una delle estremità del cunicolo a velocità prossime a quella della luce, per un periodo sufficientemente lungo da provocare una discrepanza temporale fra le due estremità. Così si può viaggiare indietro nel tempo. La macchina del tempo è pronta. Bisogna ancora risolvere qualche problema tecnico, ma esiste un progetto da seguire.

...E NON FINISCE QUI!...

Qualcuno di voi ricorda un certo John Titor?

Titor disse che le ricerche all'inizio degli anni 2000 al laboratorio CERN getteranno le basi per il viaggio nel tempo. Nel 2003 il CERN annuncia di essere sulla strada per poter ricreare buchi neri in laboratorio: i buchi neri sarebbero una condizione necessaria (ma non sufficiente) per i viaggi nel tempo .

L'esperimento al CERN a cui mi riferisco coinvolge energie molto alte e sfrutta i protoni. Dalla mia prospettiva storica sulla mia worldline, ricordo che la faccenda fu un punto di dibattito fra 18 mesi. C'erano alcuni scienziati che pensavano che gli esperimenti fossero troppo pericolosi da fare.
I miei commenti sul CERN si riferiscono agli acceleratori di particelle e ad altre questioni che sono affiorate in passato. La più grande scoperta scientifica per la distorsione controllata della gravità avverrà al CERN nel prossimo futuro. Diavolo, non abbiamo nemmeno affrontato la compressione di campo "Z"!
Una grande parte della matematica teorica dietro il viaggio nel tempo fu scoperta testando varie idee della teoria delle stringhe ed eliminando le anomalie. Per quel che ricordo, fu questo lavoro originale che portò alla prova decisiva che sei dimensioni si avvolgono realmente per darci il nostro universo osservabile. E questo inoltre darà supporto ad altra matematica teorica per il viaggio nel tempo.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/John_Titor


"La scienza non può risolvere il
mistero ultimo della natura.E ciò
perchè,in ultima analisi,noi stessi
facciamo parte del mistero che stiamo
cercando di risolvere"
Max Planck

Fausto Intilla
(Inventore-divulgatore scientifico)

Ultima modifica di Fausto Intilla : 04-12-2006 alle ore 22.22.03.
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