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Vecchio 22-07-2008, 00.16.24   #2
Kael
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Totalmente d'accordo con te. La storia della pagliuzza nell'occhio dell'altro esprime perfettamente questo concetto, spesso guardiamo gli altri solo per pigrizia e mancanza di volontà per fare qualcosa di veramente concreto su noi stessi. Che poi la cosa è proporzionale: se miglioro veramente me stesso, la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi... tutti quelli che mi circondano non potranno non avere un beneficio dal trovarsi vicino una persona migliore.
Ma se tutti guardano sempre e solo gli altri, il mondo quando migliorerà? Anche ammesso che qualcuno ci riuscisse, starebbe facendo una violenza. Non posso costringere a cambiare chi non vuole cambiare, e chi già ha intenzione di cambiare non ha certo bisogno di me (almeno se nel frattempo non sono cambiato anch'io) per spiegargli come fare. Quindi molto meglio che umilmente inizi a pensare a me stesso.

PS: Il discorso si ricollega a quello sulla Più alta forma d'amore, che è proprio quella verso se stessi...
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