Discussione: Sogni
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 22-02-2006, 15.39.50   #5
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Il sogno è il nostro mondo interno, come dice Uno.
Nello stato di sonno esso è totale, siamo “immersi” in noi stessi senza distrazioni, eccezion fatta per qualche piccola influenza esterna che può essere un rumore o un odore, che può “entrare” nel sogno sotto diverse forme ed alterarlo.
Nello stato di veglia invece siamo al contempo immersi nel mondo esterno e in quello interno. Sebbene ci muoviamo e interagiamo col mondo esterno infatti, continuiamo pur sempre a vivere nel sogno, non vedendo mai le cose per quello che effettivamente sono, ma per come il nostro mondo interno le altera alla nostra percezione. Tutti sogniamo da svegli, inutile negarlo. E’ questo il motivo per cui spesso e volentieri vediamo ogni giorno la stessa cosa in maniera differente, un giorno ci pare bella, un giorno brutta, un giorno simpatica e così via…

L’uomo non è in grado di vedere le cose per quello che realmente sono, altrimenti possederebbe una coscienza oggettiva paragonabile alla superveglia nominata da Uno. Nella maggioranza dei casi invece, l’uomo possiede soltanto due stati di coscienza: la coscienza soggettiva, e la coscienza “metà soggettiva e metà oggettiva”. Per arrivare alla coscienza oggettiva pura, l’uomo dovrebbe liberarsi del soggetto, ossia di se stesso. Quel “se stesso” che gli fa da maschera e che permette al suo Io di percepirsi diverso dal resto. L’Io infatti è un tutt’uno col resto, ma entrando nel ‘soggetto’ ne viene sottomesso e assume una sua identità propria e definita, con la quale avrà da lottare parecchio per liberarsene.

A questo proposito è interessante notare, come ho già scritto in Cristianesimo, che Gesù Cristo parlasse sovente di se stesso come di due persone diverse. Ogni tanto faceva riferimento al Figlio dell’Uomo, e parlava in terza persona, e altre faceva riferimento al Figlio di Dio, e parlava in prima persona. Egli era molto cosciente del fatto che, venendo a questo mondo, il suo Io si era ‘rivestito’ di un Ego, in quanto niente può esistere senza dualità. Ed era pure molto cosciente di quando a parlare fosse l’uno o l’altro, mentre noi, che non abbiamo ancora riconosciuto in noi questa dualità e ci chiamiamo sempre “io” senza saper discernere l’Io dall’Ego, siamo ancora immersi nel sogno…
__________________

Kael non è connesso