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Vecchio 29-12-2011, 15.45.26   #529
Astral
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E' questo il problema, il tradizionalismo rimasto. Imparare il mestiere si utilizzava una volta, oggi ci sono anni e anni di studio che servono per evitare certe gavette o ridurle al minimo. Non dimentichiamoci che chi lavora è una risorsa per l'azienda ed in quanto tale deve essere pagato, non è solo il dipendente che ha bisogno di essere pagato, ma è anche il datore che ha bisogno di qualcuno che lavora, se non vuole farlo lui.
Io vado a lavorare per poter vivere, non per dover imparare necessariamente qualcosa, quello è un dovere dell'azienda fare formazione ai suoi dipendenti, non è qualcosa che devi scontare dalla mia busta paga.

I tempi sono cambiati, è ora di svecchiare queste mentalità. All'estero (che non tutti possiamo andarci) a 30 anni ti compri casa, e già in molti casi puoi permetteti di fare. Qui non ti fanno iniziare (se non per conoscenza) e passi da un tirocinio all'altro col rimborso spese.
Questo meccanismo è agevolato anche dal fatto che nessuno fa i controlli.

Faltea io conosco una coppia che dopo anni di esperienza a fare le pulizie in una ditta a Padova, sono dovuti scendere a Roma, perchè nessuno li ha inseriti, potrei riportare queste esperienze.

Inoltre dissento da Uno sul discorso che chi vale viene inserito, non è corretto, chi ha la conoscenze viene inserito, e allora si, posso prendere l'esempio di mia cugina che alla soglia di cinquant'anni ha trovato lavoro in pizzeria, ma perchè la pizzeria è del cognato, ma se si mettesse a girare pizzeria per pizzeria.
Io non sto parlando di fare il dirigente, sto parlando di fare il dipendente a 1000 euro, che è anche l'aspirazione di molti, perchè non è che tutti possiamo aprirci un'attività.
La cosa assurda di Ermopoli, è che si demonizza chi non vuole fare sacrifici, ma non si demonizzano i meccanismi di sfruttamento del personale in nero e quant'altro.

Faltea mi scaldo tanto perchè primo certe condizioni le ho passate pure io, e secondo perchè visto che siamo in una società non è che posso guardare solo a me che mi va bene o male, ma vedo le sofferenze di tante persone, che dopo essere cornuti, vengono poi mazzate da questi discorsi.
Cosi se non trovi lavoro, è perchè è colpa tua o perchè hai troppi fronzoli o perchè non vuoi lavorare, ed invece non si denuncia la realtà fatta di sfruttamenti, e di dinamiche massoniche (non in termini di tradizione).

Zero rispetto per i lavori intellettuali, allora se uno si fa il mazzo facendo il muratore è uno che fa i sacrifici, se uno è un operatore telematico o un avvocato, allora il mazzo non se lo fa.

Di sicuro se si continua cosi, ci sarà gente che continuerà a cercare lavoro e non lo troverà e aziende che o metteranno automi o chiuderanno per mancanza di personale...

Parlando di Gavetta, poi in teoria c'è il contratto di Apprendistato, dove in 3 anni apprendi il mestieri, ma almeno 600 euro le dovresti prendere.
Come apprendista, la soglia di apprendimento non può superare le 6 ore, invece se te ne fanno lavorare il doppio è evidente che nessuno ti insegna nulla, e che tu non sei li per imparare, ma per lavorare, di conseguenza mi paghi come un lavoratore.
Anche mia sorella per fare l'estetista ha fatto la gavetta, ma lavorava 4 ore al giorno, ed era consapevole che oltre ad imparare un mestiere, faceva comodo quando la dipendente se ne andava.

In Italia bisogna riscoprire l'arte di osare e pretendere, e non sempre di chinare la testa e abbassare i pantaloni, sopratutto quando in cambi di sacrifici si ottiene il nulla.


p.s: per Uno: Vallo a dire a i 100 dipendenti della fabbrica che ha chiuso a Pomezia e che hanno 50 anni, che prima o poi verranno reinseriti, e vedi cosa ti rispondono
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Astral

Ultima modifica di Astral : 29-12-2011 alle ore 15.54.10.
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