Discussione: I Libri
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Vecchio 23-02-2007, 19.57.32   #14
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio

Facciamo un esempio. Se io leggo da qualche perte poniamo che il perdono rende leggeri e non ho mai perdonato nessuno per me sono parole vuote, alle quali posso comunque credere, scartare a priori oppure tenere in stand by per quando avrò termini di paragone. Poi capita che perdono qualcuno e mi sento leggero. Ecco che se rileggo il libro quando mi troverò alla frase dirò ecco si, così mi son sentito, leggero è la parola giusta, questo significa che anche l'autore si è sentito così e che la cosa è esperienza comune.
Poniamo il caso che la frase me la ricordavo cmq perchè mi aveva colpito o che me la ricordavo dimenticandomela. Quando perdono la prima volta e mi sento a quel modo mi verrà in mente la frase del libro e l'esperienza del perdono per me sarà diversa che se non avessi letto il libro... all'esperienza del perdono/mi sento leggero (che è cmq notevole) si aggiunge una specie di piccolo satori che unisce l'esperienza alla frase del libro (al ricordo della frase) e si ha una sensazione come di un cerchio che si chiude...

Non so se sono riuscito a rendere la cosa, lo vedrò dalle risposte, in ogni caso qui si arriva da un'altra strada a quello che G. chiamava influenze B... ma bon, inutile correre, intanto questo...
Vediamo .. quando leggo qualcosa di non sperimentato, nel tuo esempio il perdono, resta una nozione, che posso accettare o meno, comunque un qualcosa di teorico. Nel momento in cui mi capita di perdonare, è come se "si accendesse una lampadina" in me, il ricordo torna a quella frase particolare letta, ed avviene la comprensione di una cosa che prima avevo capito ma solo razionalmente... Quel concetto diventa esperienza.. questo dovrebbe accadere quando Sapere ed Essere vanno di pari passo...
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