Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Stavo aprendo questa discussione in psicologia, ma dato che parlo di me forse č meglio qui..
Non ho trovato una discussione specifica sull'argomento, anche se ne abbiamo parlato diverse volte in forum mi piacerebbe chiarirmi alcune cose.
Ho notato, che indosso costantemente una maschera, anche quando non mi rendo conto di farlo. A volte me ne accorgo da sola, ma spesso ho bisogno che qualcuno me lo faccia notare per accorgermene...
Si parla spesso dell'essere sč stessi, di come si č in un determinato momento, visto che cambiamo in continuazione, almeno per adesso, ma cosa significa essere sč stessi?
Per maschera intendo quei "cuscinetti" di salvataggio che uso quando maschero uno stato d'animo, che mi sta rivelando qualcosa di me che non mi garba... E allora via, mettiamo su la mascherina, di quella allegra, di quella sempre con il sorriso sulle labbra anche se dentro sto piangendo. Oppure mi chiedono "come va?" e rispondo sempre "bene" cosģ non mi rompono le scatole. La maschera č un modo per nascondere a sč stessi, che c'č qualcosa che non va, ma che si manifesta all'esterno. Apparenza.
Come riconoscere il confine della difesa dalla naturalezza?
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sembrerą "impossibile" ma "fare luce" su se stessi significa anche a mio avviso essere "totalmente trasparenti" e "naturali" eliminando le "paure".
ciņ che fa indossare le "maschere" sono condizionamenti e re-azioni legati al "passato".
č come se il cervello fosse sempre posizionato sulla modalitą "difesa" .
ecco perchč qualcuno dice "vivere il presente" e non stare costantemente o quasi nel passato o nel futuro.