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Vecchio 26-06-2006, 00.31.36   #36
Uno
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Originalmente inviato da ellebi111
Il mondo è un sistema in equilibrio, ci sono esserei viventi che generano ossigeno e che necessitano di CO2, altri che usano l'ossigeno generando CO2. Sono i due grandi regni: vegetale ed animale. Non si pùò avere crescita di piante senza CO2, non si può avere vita animale senza ossigeno. Un esempio di ciò sono gli acquari, piccoli ecosistemi in cui se si hanno piante vere bisogna aggiungere anidride carbonica (CO2 appunto) se no le piante muoiono o crescono visibilmente sofferenti. Il primo grande equilibrio deve quindi essere fra vegetale ed animale. arriviamo così al primo problema, forse il più grande: La popolazione mondiale.

Se la popolazione fosse meno della metà i rifiuti e soprattutto lo sfruttamento delle risorse naturali sarebbe sicuramente minore. Il primo problema di una popolazione mondiale enorme è il cibo. Non è facile trovare cibo per tutti e questo ha indotto gli scienziati a cercare sistemi di produzione intensiva, con nuovi fertilizzanti ed antiparassitari prima, con la genetica poi. L'esigenza di aumentare il cibo ha generato queste 'distorsioni' altrimenti impensabili. La necessità di muovere ingenti quantitativi di cibo ha innescato altri problemi, fondamentalmente logistici.

D'accordissimo sulla prima parte, nella seconda parte invece sposterei l'ottica dall'alimentazione ai bisogni secondari resi "necessari" dalla società e dai suoi mezzi di persuasione per la massa.
La produzione dell'alimentazione alla fine come tutto non è studiata per aumentarla in base al bisogno è studiata e manipolata in maniera di controllarla ed inventare meccanismi di arbitraria attribuzione dei prezzi.
Nel momento che mi costringi a bere latte in polvere dalla Germania o dall'Austria (esempio, e non mi stupirei che loro debbano bere quello di altri paesi) oltre agli inquinamenti di lavorazione trasporto etc.. mi alteri un sistema equilibrato di produzione in ogni luogo.
Inoltre sono a conoscenza di esperimenti per rendere coltivabili zone del terzo mondo (deserti più o meno) sfruttando tecniche con costi ammortizzabili molto velocemente, ma questo ovviamente non comoda agli interessi di alcuni.
Detto tutto questo un controllo delle nascite non lo vedo per nulla sbagliato, per fortuna ancora bisogni secondari per cultura non sono globalizzati, provate a pensare se i Cinesi decidono di colpo in massa di usare la carta igienica.

Solo che ho perso il filo di come siamo finiti sulle economie naturali della terra

Se invece vogliamo creare un parallelo non è che l'aumento smisurato della popolazione sta ai problemi che ne derivano come l'aumento della tecnologia.. ed il suo rinnovo per leggi di mercato sta alla minor resistenza e accuratezza di costruzione? (in effetti anche l'aumento di popolazione segue alcune leggi di mercato di chi comanda)

Quello che volevo dire con questa discussione è non che dobbiamo tornare o fermarci all'età della pietra, io stesso godo di alcune tecnologie, le uso con soddisfazione, però un continuo "rinnovamento" senza aver risolto problemi dei modelli precedenti, un apposito (come sottolineato anche da LB) sistema costruttivo scadente per limitare la durata ad un tot di anni alla fine rendono questa nostra (fantascientifica per l'inizio dello scorso secolo) tecnologia spesso fumo negli occhi, ci troviamo telefonini che fanno pure il caffe ma poi se poco poco non sono nel centro considerato utile dalla compagnia telefonica faccio fatica a telefonare, oppure anche se sono nel centro se si stanno mandando un miliardo di messagini perchè c'è la promozione, mi ritrovo delle auto bellissime con tutti i confort ma che se salta un fusibile quasi mi lascia a piedi... e magari quel fusibile era dei tergicristalli in una giornata di sole (è un esempio metaforico LB prima che dici qualcosa, ma cose molto simili capitano), abbiamo dei pc con cui fino a 50 anni ci sarebbero volute stanze di valvole, ma che è più il tempo che serve per farlo funzionare bene che l'uso effettivo (per non parlare di chi negato nella materia fa pure fatica ad usarlo al minimo).
In soldoni l'equazione arnese (di vario tipo) ed il suo godimento effettivo è molto scesa, se ho un martello= tecnologia minimale, il suo uso principale è piantare chiodi, il martello me li fa piantare senza problemi, senza studi se non un pò di manualità e non ha bisogno di manutenzione, lo metto via ed in un secondo è pronto all'uso, se non si rompe il manico mi dura una vita e posso pure lasciarlo in eredità. Più la tecnologia si complica e più inizia ad avere funzioni inutili mescolate a quelle utili effettivamente a me (magari saranno utili ad altri ma devo tenermele pure io), la curva di apprendimento si allunga e spesso quando mi serve l'arnese ha qualche problema a funzionare subito (vedi una batteria scarica per esempio).

Ripeto che non sto dicendo di tornare alla lampada a petrolio... sono delle considerazioni che se fossero prese in considerazione potrebbero renderci la vita ancor più semplice... certo dovrebbero cambiare troppe cose... utopia in pratica

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