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Vecchio 24-03-2008, 15.21.20   #17
Uno
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Una cosa che non ho visto uscire dalla discussione è il valore del singolo.
Va bene dire Down per capire grosso modo di cosa si sta parlando ma non dobbiamo dimenticarci che un bambino, come un adolescente o un'adulto affetti dalla sindrome di Down saranno diversi da qualsiasi altro individuo affetto dalla stessa sindrome.
Dobbiamo inoltre pensare che ci sono altre problematiche, persone che apparantemente non presentano alcun segno esteriore ma hanno problemi di relazione, di comportamento, di apprendimento etc etc... e se vogliamo dirla tutta anche colore che consideriamo normali, noi stessi, tutti abbiamo diversi gradi di tali capacità/incapacità.
Quindi personalmente sono d'accordo che un bambino che ha una sindrome leggera ma sarebbe condizionato oltre modo dall'aspetto fisico, ne potrebbe trarre giovamento, quindi perchè no?
Questo a prescindere dalle motivazioni dei genitori, della loro accettazione o meno... e ci dovrebbero essere consulenti competenti che possano aiutare nella decisione.
Se la sindrome è "pesante", pur sostenendo che sia necessario fare tutto ciò che è possibile per migliorare la qualità della vita dell'individuo coinvolto, migliorare nel senso anche di cercare di recuperare il più possibile, credo proprio che ci siano delle priorità rispetto all'intervento chirurgico.
Il discorso della reale volontà del bambino/soggetto non è da sottovalutare, sappiamo che la sostanza influisce sulla forma tanto quanto la forma influisce sulla sostanza, però l'apparenza maschera non modifica. Intendo dire che se c'è una reale volontà del soggetto di cambiare cambiare il corpo può aiutare anche il resto (mente, anima o quello che preferite), ma se il cambiamento lo imponiamo, avrà un effetto dello 0,000001% (per esempio, non sto dando dati precisi).

Il discorso dei transessuali è diverso Astral, se vuoi lo possiamo anche riaffrontare per bene a parte, è la spinta che viene da dentro, l'individuo (parlo di casi reali, non di disturbi della personalità) sente che non è nel corpo giusto, il Down non sente questo, sono quelli intorno che lo pensano/sentono.

etc etc
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