Discussione: Fiato alle trombe
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Vecchio 22-04-2007, 22.39.33   #2
Kael
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Io penso che ognuno parli secondo il suo grado di coscienza.
E' vero quanto dici, spesso non si fa altro che dare fiato alla bocca, infatti molti maestri esoterici (Pitagora o Gurdjieff tanto per citarne alcuni) imponevano il silenzio ai loro allievi per far notare come spesso l'uomo abbia un bisogno quasi fisico di parlare.
Il parlare, come quasi tutte le attività umane, è un fatto meccanico (azione/reazione) e non un azione fatta in piena coscienza. Questo fa sì che molte volte, dopo aver parlato, l'uomo si penta di quanto detto.

In questo modo, il parlare diventa un modo per "emettere nell'aria qualcosa di proprio", una sorta di segnare il territorio molto simile (anche se forse azzardato) all'urinare dei cani per segnare la proprietà... In ambienti familiari infatti si parla tranquillamente, mentre dove si è estranei o ospiti anche la più ciarlona delle comari si sente un po' in difficoltà (almeno finchè non familiarizza..)

C'è chi parla perchè non può farne a meno, chi parla per dimostrare agli altri di avere determinate conoscenze, di essere un maestrino, chi ancora parla solo per far sapere agli altri di esistere. C'è chi parla anche per il solo fatto di non saper sopportare il silenzio...
Insomma, ce n'è per tutti i gusti... ma in fondo credo che nessuno lo faccia apposta, come detto ognuno in base a quel che può. Come dici tu fare un po' di attenzione in più non guasta, anzi... permetterebbe di vedere quei meccanismi che partono in automatico e di cui troppo spesso non si è coscienti.

Come si diceva in "Parola" in esoterismo, rendere cosciente (quindi Viva) la Parola, sarebbe una conquista per l'uomo che va al di là di qualsiasi sua immaginazione...
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