Discussione: Simbolo e simbolismo
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Vecchio 27-08-2005, 14.41.39   #1
Ray
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Predefinito Simbolo e simbolismo

Mi è sembrato utile, leggendo le varie discussioni in questa sezione, aprirne una che tratti specificatamente dei simboli, nel tentativo di costruire pian piano chiarezza sulla loro natura e funzione. Si potrebbe poi far confluire qui le trattazioni dei vari simboli che possono interessare e servire da riferimento per altre discussioni più importanti.

Il termine "simbolo" rimanda ad un'unione di significati (sym-ballein = mettere insieme) da concordarsi tramite la legge di analogia (ana-logos = stesso pensiero-parola). Un'espressione di questa legge è il famoso "come in alto così in basso".

Il linguaggio moderno, espressione nell'intenzione ottocentesca di far corrispondere ad ogni parola uno ed un solo significato, ha perso quasi del tutto il meccanismo simbolico per divenire un linguaggio di segni, utile alla ragione discorsivo-dialettica ma opposta al meccanismo sintetico-intellettuale alla base dell'intuizione. Si potrebbe definire il linguaggio moderno come anti-simbolico.

Un simbolo, a differenza del segno che indica qualcosa di diverso da se, conserva il suo significato originario che è la sua espressione al livello più basso e, contemporaneamente, contiene un numero indefinito di significati passibili di essere raggiunti dall'intelletto tramite sintesi a livelli superiori. Così se l'uomo simboleggia il divino (immagine e somiglianza) a livello sensibile-corporeo-materiale, non per questo smette di essere uomo. Ad un determinato livello è uomo e anche Dio. Tuttavia, e anzi proprio per questo, la nascita del simbolo avviene in realtà in alto e di dispiega verso il basso e non viceversa. Esso è il mezzo (uno dei mezzi) tramite il quale ciò che si trova al livello più basso della sua manifestazione può risalire verso l'origine. Questo il motivo dell'utilizzo dei simboli esoterici come supporto all'intuizione intellettuale, che è dire "esperienza spirituale".

Da ciò si può capire come linguaggi simbolici ed azioni simboliche (riti) siano costruzioni di senso perchè mettono insieme (sym-ballein) ciò che, per via della Manifestazione, è stato e ci appare separato (dia-ballein da cui "diavolo") ed è, per conseguenza del nostro punto di vista "su piani-livelli diversi". Un linguaggio di segni ed un'azione non simbolica risultano dunque privi di senso in quanto svuotati del loro originario simboleggiare ordini superiori di realtà. La stragrande maggioranza delle azioni dei "moderni" sono infatti prive di senso e rappresentano tuttalpiù un confuso agitarsi a vanvera.

Il fatto che la "cultura" moderna rigetti tutto ciò che è simbolico tuttavia non toglie niente ai simboli (e tutto ai moderni). Infatti i livelli di significato degli stessi non scompaiono per nulla; si relegano invece nell' "inconsapevolezza" passibili di essere ritrovati da chi li cerca. Quindi la profondità di interpretazione dei simboli dipende esclusivamente dal livello di Consapevolezza-Conoscenza di chi interpreta. Ciò rende un simbolo passibile di interpretazioni successive e sempre rinnovantesi come portatore di verità e comprensione.
Il che ci permette di "giocare" alla simbologia, occupandoci magari di quella tradizionale, ognuno apportando il suo punto di vista ed il suo personale interesse.
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