Discussione: La scimmia
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Vecchio 24-04-2011, 12.28.08   #8
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
avere la scimmia -------> avere una dipendenza, essere posseduti da...
Avere la scimmia comunemente è riferito alla dipendenza dall'alcol, e la vendetta della scimmia che fa stare male è la crisi d'astinenza.
Visto che non sono dipendente da sostanze ho pensato potesse riferirsi alle dipendenze psicologiche.
I fatti però mi inducono a pensare che non si tratti di dipendenza bensì di condizionamento del passato che emerge sempre e da cui non riesco a staccare mai. Emerge perchè non è stato ricapitolato, non è stato ricapitolato perchè non conosco tutto, e quando sembra che ho saputo tutto ecco che emergono cose nuove.
Forse questa è una dipendenza? Il confine è sottile e non lo capisco bene nel mio caso. Vorresti chiarire Ray per favore?

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
"lo so qual è il mio difetto, mi aggrappo al futuro ma non lascio andare mai il passato e questo mi rallenta, non mi fa guarire".
Mi sveglio.
Questa frase ha generato un'immagine verticale di me che aggrappata ad una corda verso l'alto ma con i piedi dentro il passato da cui non riesco ancora a staccarmi malgrado scalcio, pesto ma ci sono sempre li in mezzo. E' anche l'immagine di stare in mezzo alla palude aggrappata ad un ramo/bagliore, quindi immagine sempre verticale, sia il bagliore che il ramo vengono dall'alto.
L'aggrapparmi al futuro lo intendo come un'ancora di salvezza, qualcosa che mi porta avanti, cioè in direzione opposta al passato che mi rallenta e non mi fa guarire. Il passato inteso come le sabbie mobili che se non mi aggrappo alla corda del futuro, ovvero della speranza e del cambiamento mi ancora al basso.
Tra l'altro chi mi dice questa cosa è un indovina, quindi una parte di me che vede il futuro, lo legge per me ad un'altra parte di me rappresentata dalla mia collega.
Questa collega è straniera, 30 anni nel mio paese ben inserita anche nel mondo del lavoro, tuttavia non ha mai amato alcune cose dell'Italia, soprattutto gli uomini e la falsità della gente che dietro i sorrisi nascondono l'ipocrisia. Quello che di lei mi piace e ne ammiro è la sua capacità di costruirsi il futuro lasciando andare il passato, difatti è da 5 anni che ha pensato al suo nuovo cambiamento, di lasciare di nuovo tutto ed abbracciare un altro futuro in altro luogo.
Mentre io cerco di creare un futuro nello stesso passato, senza tagliare le radici. Riflettendo però stamattina penso che cambiare luogo non serve se non si è ricapitolato il passato, è una valigia che viaggia con noi ovunque andiamo, a meno che non si riesce a pulire lo sfondo. Quel bianco che vedo ovunque nei sogni forse indica il mio desiderio di resettare e far tornare bianco il telo.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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