Discussione: Alla deriva
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Vecchio 22-09-2009, 11.02.48   #9
stella
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Troppo facile parlare di pigrizia, evitando l'analisi ulteriore di vedere che la paura muove fili invisibili in me. Si perche' il fratello, poi la madre e poi il padre e cosi' chi amo corrono pericoli a cui non posso portar riparo.
Certo e' facile lasciarsi andare, con la mente vagare. Cerco ancora un'appiglio in questa notte in onore di Litha, l'acqua salata mi bagna la bocca e mi esce dagli occhi, sfogati ancora un po' in modo che il prossimo sospiro diverra' un respiro. Un'atto di volonta' mi aspetta, accettare la morte oppure reagire ma mai continuare a patire l'attesa di un'alba che non s'avvera.
Anch'io ho avuto un periodo in cui sembrava che la mia immagine che tanto voleva dire e fare era impotente di fronte a fatti di cui non potevo avere il controllo perchè non dipendevano da me.
E anche se dentro il mio cuore gridava all'esterno davanti agli altri ero immobile.
E questa paura paralizzante ci fa perdere il controllo anche su di noi e quello che possiamo fare e in questo modo ci fa perdere il contatto con la terra, perchè a volte è preferibile chiudere gli occhi le orecchie e i sensi e lasciarsi andare....
Strano che fa più paura reagire che lasciarsi andare, eppure dovrebbe essere il contrario, chi non ha paura di annegare se viene lasciato alla deriva ???
E' il corpo stesso che reagisce sforzandosi di stare a galla, respirare, muovere le braccia, dirigersi verso uno scoglio a cui aggrapparsi...
In queste esperienze che si vedono buie come la notte c'è sempre uno sbocco anche se non riusciamo a vederlo, nuove strade si possono aprire, la paura si riferisce a ciò di cui non abbiamo il controllo, ma si può sostituire con ciò che possiamo controllare.
Nelle mie esperienze quello che mi fregava era la mancanza di stimoli a reagire, ed ora guardando indietro posso dire che quello che mi ha aiutato è stato accettare la mano che mi veniva tesa e che mi ha aiutato a tornare a terra.
A volte le proprie forze non bastano e allora ben venga la richiesta di aiuto e l'accettare l'aiuto.

Un fortissimo abbraccio
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