Discussione: Matrimoni gay
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Vecchio 19-01-2007, 16.04.36   #40
Ray
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Ok riformulo (dato che in parte era uno sfogo si capisce e non si capisce, uò venire frainteso).

Nel mondo in cui viviamo non diamo importanza a quale gusto di gelato si preferisce, nè al modo in cui questa prefernza può mutare nel tempo per ognuno. Quindi, se mi piace il gelato al pistacchio e non mi piace quello alla fragola, nessuno se ne preoccupa. Ne consegue che non verrò chiamato pistacchioso e i fragolosi non si sentiranno minacciati da me, quindi non verrà inventata la categoria dei pistacchiosi opposta a quella dei fragolosi da nessuna istituzione ne dal pensiero comune e io non sentirò il bisogno di difendermi organizzando, per esempio, movimenti di pistacchiosi, nè cercando l'identità del pistacchioso, sia a livello singolo che sociale. Mi limito a sbafare il pistacchio e lasciare la fragola a chi la vuole.

Diverso è se il mondo inizia a dare un'importanza smisurata al gusto del gelato. allora si che nel pistacchio o nella fragola convergeranno altre cose che, alla fin fine, poco hanno a che fare col gelato... paure, rancori, sensi di inadeguatezza, bisogni di appartenenza, capacità di tolleranza e chi più ne ha più ne metta (ne avete messe già molte finora)... quindi tutte quelle cose che riguardano la mia mancata e quindi ancora da farsi evoluzione interiore.

Dal mio punto di vista (una parte di esso almeno) tutto il problema gay è l'indizio di quanto l'interesse e l'attenzione generale si sia spostata sul sesso, di quanto il sesso sia considerato (secondo me a torto) una delle cose più importanti, se non la più importante, della vita e che quindi caratterizzi direttamente un individuo. Per esempio se fosse la bellezza delle unghie la "qualità" di un individuo, alla fine l'individuo stesso, "dipenderebbe" dal tipo di unghie che ha...

si capisce adesso?
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