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Vecchio 11-06-2008, 00.28.23   #4
Ray
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
La sensazione che avessi toccato si il suo spirito ma che non avesse nulla a che vedere col pronome "suo" nè tantomeno che lui potesse aver toccato il "mio". Oddio non sò come spiegarlo ma la sensazione di aver vissuto un momento magico, di aver toccato lo spirito e che non fosse nè io nè lui ma Spirito, punto. Bellissimo? No tremendo, in un certo senso. Perchè non ho potuto fare a meno di pensare che posso toccare (passatemi il termine) anche lo spirito (è minuscolo di proposito)di Pino di Anna di Nando e vivere la stessa emozione così come il contrario. Insomma non l'unicità di Pino mi ha regalato la magia di quel momento ma il non esserci di entrambi, il mettere da parte ciò che ci definisce per vivere l'indefinibile. Allora, ho pensato, chiunque nel momento e nella situazione giusta, chiunque riesca a portarci al sufficiente abbandono, può farci vivere il paradiso e forse è proprio dietro a quel momento che m'incarto, mi aggrappo legando al nando di turno (si fa per dire, grazie al cielo mi è capitato di rado) il momento mgico caricandolo di una responsabilità enorme, ridarmi il mio pezzo di paradiso. Olte al fatto che non capisco come per l'altro non si verifichi lo stesso. .
Non chiunque, ma lui e proprio lui... altrimenti l'aresti provato con chiunque.
Tuttavia trovo verissimo quello che dici... lo spirito è impersonale e se lo si tocca è perchè le persone scompaiono... non è nando è spirito, punto.
Come mettiamo assieme?

E' vero che chiunque ci può far toccare lo spirito perchè lo spirito è in chiunque e ognuno è un accesso, ma è altrettanto vero che ognuno ha (è) una persona, cone caratteristiche diverse e soprattutto, anche noi lo siamo.
Quindi, data la serie di nostre caratteristiche, la possibilità di "toccare lo spirito" con/tramite chiunque è solo potenziale, nella realtà capita che ci vuole qualcuno con caratteristiche tali da permettere questa magica alchimia.
Poi, come dice Sole, lo scopo è tornarci indipendentemente da questa alchimia... e inoltre ci sono certamente esseri che, magari avendo loro trasceso la persona, portano questa possibilità per tutti. Ma nella vita di tutti i giorni noi siamo una combinazione di "cose", se vogliamo vibrazioni, che se trovano la vibrazione specifica altra corretta ecco che per un attimo e per interferenza, si può annullare la barriera. E forse il compito di coloro per noi è proprio questo... farci assaggiare. Il Disegno del tutto ha predisposto questa possibilità: alchimie che permettono di toccare il cielo anche da inconsapevoli (ogni scatoletta di carne ha la sua vibrazione direbbe un certo fisico quasi morto di fame).

Poi il cielo quello è e non conta il nando di turno... e a proprosito, come ben descrivi, il classico nostro errore è proprio quello: attirbuire al nando questa possibilità, quando invece è dello spirito attrraverso il Disegno... farci vedere che è proprio il nando e noi stessi (e tutti i vari "io") che fan da barriera.

Grazie per aver condiviso queste bellissime riflessioni.
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