Discussione: Bisogno di Aiuto
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Vecchio 12-08-2005, 15.03.30   #28
Ray
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mi sa che l'incomprensione è da imputarsi in molta dose al linguaggio. Non credo che saimo su lunghezze d'onda così diverse.
Ho parlato di dualità e non di separazione, anzi ho negato la separazione. Infatti nulla che è veramente separato è passibile di essere unito, motivo per cui nulla è veramente separato.
Inoltre non si "arriva" a livelli superiori. Essi sono già presenti. Tuttalpiù si può parlare di ascesa della comprensione, di "accesso". La dualità che ribadisco esistente lo è solo ad un livello, più o meno iniziale, di percezione. Come dire che ci "sembra" di "avere" un corpo. Ma a chi sembra? Evidentemente non al corpo. Quindi si postula nel pensiero un soggetto altro dal corpo. In seguito, compresi i collegamenti e le analogie, si "sintetizza" la dualità (dicevo prima "risolve") in un'identità più ampia.
Condivido pienamente, ma si tratta di un problema particolare, il tuo timore a proposito della tendenza di "isolarsi nel mentale", "abbandonare il corpo" e "abbandonare l'ego" pretendendo di evolversi. Questa pretesa ha la stessa logica di colui che volesse raggiungere un dato luogo lasciando indietro la sua mano o il suo piede. Purtroppo queste vere e proprie aberrazioni, come dici tu, sono frutto della mentalità tipicamente moderna ed occidentale che tende a creare confusione in più o meno tutti i campi. Quindi, accetto il tuo richiamo e ribadisco ciò che ritenevo implicito, a scopo di chiarezza. Il corpo, in quanto supporto o in qualsivoglia modo lo si consideri, non può venire "abbandonato" o "dimenticato" tanto quanto ci si possa permettere di abbandonare o dimenticarele fondamenta di un edificio mentre si cerca di costruire piani superiori. Ciò che conta è non limitare la propria identificazione con esso, il che ridurrebbe l'individuo alla sola sfera animale. Isolarsi nel "mentale", nei limiti di quanto può essere trattato in questa sezione, lungi dal provocare evoluzione ottiene l'effetto opposto proprio per il verificarsi di una divisione ulteriore a scapito di un' unione. Per quanto riguarda poi l'abbandono dell'ego (termine sul quale sarebbe il caso di accordarsi molto bene sopreattutto in una sezione di psicologia) detto abbandono rappresenta un assurdo in quanto chi dovrebbe abbandonare chi? Se il soggetto abbandonante è lo stesso che viene abbandonato saimo di fronte ad una vera impossibilità. Ciò che invece andrebbe perseguito è il trasferimento delle funzioni dell'ego inferiore ad un Io superiore in via di "costruzione".
Spero di avere chiarito il mio punto di vista, in ogni caso, in particolar modo su questi argomenti, repetita iuvant
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