Discussione: Correzione bozze
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Vecchio 18-02-2010, 21.48.58   #82
stella
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Mentre Roberto sta parlando con Giulia, si avvicina Emma, una donna-in-carriera di 38 anni, direttrice del personale di un'importante agenzia di pubblicità. Emma è di media altezza, di corporatura normale, porta i capelli neri a caschetto appena sotto le orecchie, occhi marroni e occhiali di una montatura appropriata alla sua fisionomia. Indossa una gonna marrone scuro lunga fin sotto il ginocchio, camicia bianca con sopra una giacca in tinta con la gonna. Ai piedi un paio di ballerine marroni e la borsa di pelle a tracolla.
Sta pensando che con quella bella giornata potrebbe essere altrove e invece, guarda qua, si trova nel bel mezzo del via vai da mercatino.
“Prima o poi lo capirò che non devo fidarmi di certa gente, a sentire era tutto organizzato, biglietti e posti prenotati, invece eccomi qua a gironzolare tra tutto sto ciarpame.
Beh visto che i progetti sono andati a monte tanto vale guardare che c'è in giro hai visto mai che non succeda qualcosa..... ma guarda chi c'è, il Roberto, vado a salutarlo. Ma con chi parla?”
«Ciao Roberto, assonato dopo la nottata in disco?»
«Ciao Emma, no non tanto, come al solito. Ormai è da un pezzo che mi sono abituato a fare le ore piccole...tutto bene con me, e te? Come va il lavoro?»
riconosce anche la ragazza con cui stava parlando Roberto “ecco con chi parlava...”
«Buongiorno Giulia, come stai?»
«Buongiorno signora Emma, sto bene, grazie! E' la prima volta che vendo qualcosa in questo mercatino, sa...ho trovato degli oggetti nella soffitta di mia nonna e ho pensato che qualche pezzo potrebbe essere interessante! Che stupida non le ho chiesto come sta, beh si vede che sta benissimo!
Ma come mai si trova qui? è un misero mercatino questo, lei di sicuro è abituata a frequentare mostre di antiquariato!»
«Oddio Giulia, mi è venuto spontaneo il tu, non per mancanza di rispetto, semplicemente non siamo così distanti come età e ci incrociamo spesso, tuttavia il suo 'signora' mi ha un pochetto frenata.»
Le sorride dicendosi che perde sempre una buona occasione per tacere: “Però, però, tanta modestia e poi stabilisce da sé che sto bene e che sono fuori posto, e che ne può sapere lei dei fatti miei? ecco adesso l'occasione non la perdo e taccio.”
Dopo una pausa continua: «Mi fa piacere che stai bene. Il lavoro? Tra alti e bassi, sai le responsabilità non mancano, e far quadrare le cose evitando tensioni non è facilissimo.»
Giulia pensa: “Ma guarda questa, dice che le è venuto spontaneo darmi del tu, ma quando mi incontra mentre faccio le pulizie nell'ala est, fa finta di non vedermi, quasi non esistessi! Oggi poi, è venuta in questo mercatino vestita sportiva ma con un completo marrone che vale quanto il mio stipendio, per non parlare della borsa a tracolla, accidenti!”
«Sa, Emma, Roberto vorrebbe comprare la mia lampada oppure i giornali vecchi per fare un tuffo nel passato!»
«Sono cose graziose, ho una passione sfrenata per gli oggetti d' altri tempi. Ma mi dica, non le spiace disfarsi di queste cose?» Dicendo queste parole Emma dà un' occhiata tra le cose che ha esposto...
«Se vuole può continuare a darmi del tu... mi farebbe piacere, anzi proverò anch'io ad usare il tu!» le risponde Giulia “Che noia 'sta donna, proprio adesso doveva venire, c'è Roberto che si spazientisce, forse si sente escluso....”
«Prima di metterla in vendita ci ho pensato molto, però non so proprio dove tenerla, la mia casa è un monolocale piccolissimo, comunque delle cosine le ho tenute! Guarda pure liberamente!» le risponde, e poi rivolta a Roberto:
«Allora Roby vuoi prendere la lampada? se vuoi te la porto a casa io, se ti crea problemi trasportarla!»
Emma gironzola attorno al banchetto allontanandosi un poco, per capire quel minimo di disagio che ha sentito in quattro parole dette. “Me ne vado o resto? Ma che mi importa io sto bene quindi resto!”
«Hai delle cose davvero simpaticamente demodè Giulia! Allora Roberto te lo fai sto regalo?» Roberto in risposta si rivolge a Giulia:
«Sì Giulia, certo che la prendo, non me la faccio fuggire così una rarità simile... Non occorre la porto a casa da me, non voglio scomodarti.»
«E tu invece Emma hai visto qualcosa di interessante?»
Emma osserva la lampada della nonna, è davvero bella, chiede a Giulia se è una Tiffany autentica:
«Se era della tua nonna potrebbe esserlo non credi Giulia? Caro Roberto... autentica o no è davvero un bel pezzo. Per quanto mi riguarda dò ancora un' occhiata... chissà che non riesca a farmi un regalino... così mi consolo per la delusione di oggi.»
Sorride ad entrambi e continua la ricerca.
Giulia cerca di rispondere alla domanda di Emma:
«Non ci capisco niente, davvero! So che mia nonna la teneva molto in considerazione, comunque l'ho venduta a Roberto!
Ti piace molto il marrone, Emma, il tuo completino è elegante e nello stesso tempo sportivo, certo come colore, forse, ti avrebbe donato di più una tinta chiara, luminosa!... Scusami se mi prendo certe confidenze ma fra donne... io ad esempio mi sento a mio agio con questa magliettina beige, mi fa sentire una ragazzina! forse è un po' troppo attillata ma ai ragazzi piace, vero Roberto?»
Dopo queste parole Giulia riflette: “Sono stata un po' villana ma questa non la smette di gironzolare intorno a me e Roberto, con quella sua aria da donna in carriera, accidenti, io devo lavare i pavimenti anche perché non ho voluto mai studiare! Accidentaccio aveva ragione mio padre, diceva sempre che sarei finita a pulire le scale!”
Emma intanto le chiede: «Giulia, tra le cose della nonna hai trovato dei pennini? Sai quei pennini in metallo che si inserivano in vecchie penne di legno prima che ci fossero le stilografiche o le biro. Ne faccio collezione e qualche banchetto più in la ho trovato un vecchio calamaio.»
«Puoi guardare in quella scatola rossa a forma di cuore... lì ci sono tanti piccoli oggetti, forse potresti trovare anche i pennini!»
“Ma che saranno 'sti pennini, non voglio fare brutta figura, speriamo che se li trovi da sola!”
«Roberto, stasera vai in discoteca? posso venire con te come mi avevi promesso?» teme un po' la risposta: “Speriamo che dica sì, cercherò di farmi un vestitino nuovo con i soldi della lampada!”

Ultima modifica di stella : 18-02-2010 alle ore 22.14.04.
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