Discussione: Le parole della magia
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Vecchio 06-06-2011, 23.11.30   #35
dafne
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Esempio molto semplice e concreto. Se volessimo far colpire un lampione da un sasso. Con un incanto dovremmo agire sul sasso, cioè l'oggetto/soggetto che agisce (e che potrebbe essere una persona), essendo un in-canto, abbiamo forti indizi sul tipo di agire. Qualcosa derivato dalle vibrazioni che poi può dare origine a diversi tipi di dinamiche.

Con un sortilegio invece dovremmo agire su tutto meno che sul sasso. Potrebbe essere spostare il lampione, far passare un'auto dove il sasso rimbalzando può... etc...
In pratica regoliamo le leggi e le leggiamo (legio) nell'ambiente, o meglio le rimescoliamo e le tiriamo (sortire) fuori come più ci fanno comodo per far percorrere una certa strada al soggetto/oggetto del nostro lavoro.
Scendiamo ancora più sul pratico
Poniamo la classica situazione. Incontrare una persona che ci piace (non è interessata la cosa eh).

Mettiamo che per buonsenso saltiamo la parte della pozione d'amore e ci "accontentiamo" di voler incontrare la persona in questione.

Se facessimo un incantesimo cercheremmo di agire con un canto (quindi una formula magica, magari ripetuta..) sulla persona cercando di "convincerla" a recarsi in un certo luogo?

Mentre se volessimo fare un sortilegio cercheremmo di trovare un luogo che possa attirare la persona, per dei motivi che possono passare dal lavoro a un hobby? Concentrandoci sull'ambiente.

Con la fascinazione invece cercheremmo invece di convincerla parlandoci...mi sà che ho le idee sconfuse.
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