Hai ragione Sole, ero talmente refrattaria ad affrontare questa cosa che ho provato una vergogna incredibile a tirarla fuori, tanto che il post non partiva perchè ci avevo messo 36 faccine!!
Bene, sintesi, io, ahahah, hai fatto un corso di comicità?
Va così, vediamo se riesco, anche perchè ho rielaborato ulteriormente.
D piccolissima ho avuto la convinzione, a tempi alterni ovviamente, che esistesse il famoso principe azzurro, l'amore della vita.
Per un diverso numero di anni ho cercato di trovare fuori le tracce che questa convinzione mi aveva lasciato dentro.
Questa figura è diventata col tempo sempre più reale, tanto che anche a matrimonio finito non ho mai smesso di credere che stò lui esistesse.
Ho avuto conferme, più o meno discutibili, dai miei sogni da cartomanti astrologa e lettura della mano
..per la serie mi fido moltissssimo di me...
Comunque quest'attesa perenne a sentire la mia amica astrologa è finita, pare che un incontro sia scritto nel cielo. Però
Però
Però sentivo dentro un peso, questi giorni mi sono serviti per riuscire a tirar sù questa figura che mi ha accompagnato e sostenuto per moltissimi anni e mi sono resa conto che collimava con un'idea che vive forte dentro di me. Non sò se posso definirla un archetipo ma la sua attrazione forte è innegabile.
Scherzando più sù spiegavo come non fosse un principe azzurro ma piuttosto lo sento più vicino alla figura del cavaliere.
Un ulteriore passo oggi, grazie anche alla condivisione con un'amica
,è stato
separare queste due figure, l'archetipo (ok passatemi il termine o non ne esco viva
) e l'uomo vivente.
Sempre grazie a questo ho trovato che la figura mi fà dà spinta verso quello che è il senso dell'onore cavalleresco, la cosa verso cui voglio tendere e allo stesso tempo che mi sostiene nei momenti bui con la sua incrollabile sicurezza nel Creato, nell'Ordine.
Passeggiando oggi ho realizzato che questa figura umana che "dovrebbe aiutarmi" l'ho caricata di un peso troppo grande, insostenibile, quello di impersonare l'archetipo stesso.
Il fatto che i lo "renda libero" nel sogno, tornando a vederlo come il mio compagno di tutti i giorni e non più come il protagonista della grotta credo che abbia proprio questo senso.
Il fatto che mi aiuti ad uscire da un certo stato probabilmente non è causa del cambiamento ma conseguenza.
Io smetto di caricarlo di valenze che non ha, riesco ad accogliere l'uomo separandolo dall'immagine.
Il fatto che non mi aspetto più di essere salvata lo aiuta a portarmi fuori da un certo stato mentale ma perchè il cambiamento è già avvenuto prima non perchè me lo porta lui.
Ok a sintesi faccio schifo
ma dovevo tirar sù stà cosa per forza perchè mi stà ciucciando l'anima.