Discussione: Percezione e coscienza
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Vecchio 10-03-2010, 01.29.21   #45
Uno
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Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Tu dici che se esiste solo la mente, devo poter controllare tutte le percezioni.
Sto ancora aspettando che mi spieghi per quale motivo secondo te le cose devono essere in questo modo.
Perchè ad esempio non può esistere una sola mente che sperimenta solo percezioni senza controllarle?


Perchè se non le controlla la mente le controlla qualcos'altro, che sia pure che le percezioni vivano di vita propria, cosa un pò strana se sono mie.
Se nessuno controlla le percezioni comunque qualcosa controlla ciò che causa le percezioni, se non sono io è qualcos'altro.
Se le percezioni vivessero di vita propria sarebbero già qualcos'altro da me.
Se le percezioni fossero e basta non nascerebbero e non morirebbero, quindi io avrei determinate percezioni all'infinito in una soluzione di continuità.
Se le percezioni nascono e muoiono qualcosa deve causare questo, posso essere io o qualcos'altro.

Non mi viene altro modo per dirtelo adesso.

Quote:


Il tuo esempio contiene ipotesi non giustificate.
Tu dici che se io percepisco qualcosa deve esserci qualcosa da percepire. Ma da dove esce questa tua conclusione.
Prova a spiegarmelo.
Io dico che se ad un certo punto mentre percepisco il deserto privo di ogni cosa, vedo un uccello in cielo, nessuno mi assicura che alla mia percezione visiva dell'uccello corrisponda un qualcosa di esterno alla mia percezione.
Come no? Prima non c'era se non lo percepivo, adesso c'è, da dove è uscito? Dopo non c'è più? Dove è andato?

Tu stesso sopra (primo post) hai scritto che la realtà è costituita (almeno secondo la tua tesi) da coscienza e percezioni, e che la prima, cioè la coscienza è ciò che da senso alle percezioni.
Quindi la coscienza è frutto delle percezioni e null'altro (oddio in quel post parlavi pure di fatti ripetibili ed esperienza, poi quando l'ho fatto io hai cambiato idea).

Io ho anche tentato di dirti che perchè ci sia una percezione è necessario un movimento, fosse anche solo del tempo. Perchè ci sia un movimento è necessaria al minimo dei termini una coscienza in due spazi temporali distinti altrimenti non potrebbe esserci quel benedetto movimento necessario per la percezione. Ritengo che sia semplice come concetto, posso provare a fare un esempio magari a beneficio altrui se non tuo.
Se io stazionassi nel vuoto assoluto (per quanto non esista ma ipotizziamolo) ed immobile non percepirei nulla, minimo dovrei muovere il mio corpo (o ascoltare il battito del cuore, per esempio, che è sempre un movimento) per percepire qualcosa ma per avere la sensazione del movimento e quindi della percezione deve esistere un me (la mia coscienza se vogliamo rimanere sul basso) un istante prima ed un me un istante dopo ed il corpo che si è mosso.
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