Discussione: Accettazione
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Vecchio 01-05-2006, 16.35.59   #8
seleparina
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Originalmente inviato da RedWitch
Per accettazione, intendevo prendere coscienza che anche le parti che non ci piacciono esistono (eccome se esistono), e accettarle.. senza ricacciarle "giù" quando si affacciano.. arrendersi a sè stessi diceva Ray....
Sono d'accordo in parte con questo. E' vero che per poter accettare le parti di noi che non ci piacciono la prima e unica cosa possibile è esserne consapevoli, ma è pur vero che l'accettazione di esse è possibile anche senza dover necessariamente farle uscire fuori...farle uscire è il primo passaggio per l'individuazione del nostro essere che non ci piace, ma il secondo passo secondo me è proprio esservare sul nascere e cercare di frenare.
Se ad esempio ho degli scatti d'ira, la prima volta che mi renderò conto di averli (lo so, tutti lo sappiamo quando ci accade, ma esserne consapevoli non è esattamente la stessa cosa) ne avrò interiorizzato le caratteristiche e da lì posso partire per analizzare questo difetto anche e soprattutto al suo prossimo riaffiorare. Questo non significa però che devo avere lo scatto d'irae lasciarlo lavorare indisturbato solo per darmi la possibilità di osservare. Il problema sta alla radice.Questa radice che è sotterrata all'interno di noi è sempre lì presente e non è necessario far uscire il "sintomo" per analizzarne la causa.
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