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Vecchio 06-09-2009, 14.14.16   #4
Uno
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Dei fatti posso solo dire ciò che hanno detto ai tg:
Un ragazzo di colore con un gruppo di amici entrano in un bar gestito da padre e figlio.
Fanno un pò di baraonda e approfittando del caos mettono le mani sulle confezioni esposte, cosa che si ripete all'ordine del giorno in quel bar in quella zona.
Il barista padre alza la voce, esce dal bancone e corre dietro a queti ragazzi (a quanto sembra poi solo uno ha fatto in tempo a prendere un pacchetto di biscotti)
Esce anche il figlio, che si arma con il bastone che serve a tirare giù la serranda, per aiutare il padre.
Il bastone presuppone certamente una intenzione non proprio pacifica, ma dall'altra parte ci sono 7 persone/ragazzi.
Secondo ciò che ho sentito ieri sembra che il padre/barista era accerchiato da 4 di questi ragazzi, il figlio/barista arriva e da un colpo ad uno di essi che disgraziatamente muore.

Più o meno questi i fatti, ripeto, secondo quello che hanno detto ai tg.

Ma ripeto anche che il mio discorso non verte sul fatto se sia giusto uccidere per un pacchetto di biscotti, ci mancherebbe.... quanto sul fatto che per evitare disgrazie del genere allo stato attuale un bar (ma anche uno che cammina per strada) dovrebbe solo che appendere un cartello: entrate e servitevi.

Se non erro i due sono stati condannati a 15 anni... il che francamente i un'era in cui un omicidio premeditato, tra condizionali, condoni e varie di solito non va oltre i 6/7 anni, mi pare troppo.

In ogni caso, il genitore del ragazzo morto (che ho visto chiedere con forza vendetta) ha il 50% (io dico di più ma va beh) della colpa, la società ha anche la sua colpa visto che politici e attricette hanno poliziotti e poliziotti di scorta e poi certi quartieri sono abbandonati... ma alla fine mi pare che paghino solo questi due baristi.
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