Discussione: Saviano e la mafia
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Vecchio 19-04-2010, 20.06.33   #42
Uno
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
la mia logica è semplice, non mi pongo il problema della persona che scrive, che se ne va dal sud per andare a vivere al nord per stare più sicuro, io credo che il messaggio importante sia quello di poter parlare della mafia come un male da debellare in qualsiasi modo e maniera, perchè per uno che se ne va a Milano, ci sono tantissimi altri che soccombono nella loro terra.
Non ho paura delle parole, le prendo in esame, le giudico, potrei anche arrivare a dire che Saviano sia un approfittatore, uno che se la spassa...andando in giro con la scorta che gli fa da status symbol, però non penserò mai di porre dei freni a nessuno, la censura dovrebbe essere roba d'altri tempi.
La mia logica è semplice, è quella di una cittadina che si informa sui mali di una società che sta annegando, non ne faccio una questione di colore, tu non sai quante volte ho scelto il meno peggio pur di andare a votare, non chiudo gli occhi davanti al crimine, ai soprusi e parlo tranquilla perchè vivo in una realtà ancora non colpita da un'organizzazione malavitosa così pericolosa, sebbene abbiano costruito un carcere di massima sicurezza che sta portando nella nostra zona il fior fiore della delinquenza meridionale!
Qual è dunque il mio pensiero, io penso che più se ne parla e più si da fastidio ai malviventi, tacere è fare il loro gioco e lasciare da soli gli impotenti, i giovani che stanno reagendo a un ordine atavico di sudditanza.
Filo, stavamo parlando sulla logica di cosa potrà contenere il libro senza averlo letto.
Tutto il resto viene dopo, perchè secondo la logica che ti ho esposto (non la mia, se no non sarebbe veramente logica) con quel libro in mezzo a delle verità ci saranno anche... non voglio dire falsità ma pettegolezzi non confermati probabilmente si.

Io dico che parlarne va bene, ma non in questo modo. A differenza di Berlusconi non metto sullo stesso piano le fiction intitolate "La piovra" (non ne ho vista neanche una) e i libri di Saviano tanto per darti una idea. Le fiction, anche se pettegolezzi dicono che erano seguite dai capi mafia, tutti sanno che sono ricostruzioni artistiche, un libro che dice di essere molto documentato viene preso per verità assoluta da chi lo legge superficialmente.
Tra le due scelgo mille volte le fiction (anche se non le ho viste) ed i film che comunque smuovono le coscienze (anche quelle meno intellettualoidi) ma non hanno pretesa di storicità.

E adesso veniamo alla fatidica parola: CENSURA.
Ma quale censura? Uno (io o un altro) non può neanche dire che non gli piace quello che scrive tizio? Non è che la censura è verso l'opinione di chi non la pensa uguale?

C'è stato qualcuno che ha portato i libri di Saviano in piazza e li ha bruciati? Non mi risulta...
Qualcuno gli impedisce di pubblicarli? Non mi pare, anzi la casa editrice della famiglia di chi lo critica glieli fa pubblicare. Semmai è lui che adesso che se lo può permettere ricatta che non pubblicherà più con tale casa se non gli leccano i piedi.... ma dai...
Lui egoicamente parlando fa bene, se può farlo e quello è ciò che gli interessa fa bene a farlo, ma non lo incensiamo.
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