Discussione: Lavo taglio e riparo
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Vecchio 09-05-2011, 21.22.57   #4
diamantea
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Provo a lavorare un pò su questo taglio che è inserito in un constesto sequenziale. Prima lavo le lenzuola da letto, quindi potrebbe indicare qualche insoluto intimo o coniugale o genitoriale, cmq qualcosa che ha a che fare con il letto grande, quindi o vita di coppia o genitori.
Metto in ammollo, ed è la seconda volta che metto in ammollo. Questo è gesto che si fa in casi di molto sporco che ha bisogno di tempo per venir via. Quindi conflitti che non possono risolversi in un lavaggio, o seduta o elaborazione, ha bisogno di tempo per ammorbidire, per capire, sedimentare.
Poi taglio il cane... qui è il nodo doloroso della vicenda. A differenza del primo sogno in cui il cane vivo viene ucciso dal coltello ed io lo taglio senza sentimenti, in quel momento sono molto razionale, priva di emotività, ora invece lo stesso coltello taglia il cane già morto ma che ha lasciato la sua copia viva e lo devo pure mangiare, così mi dice mia sorella. In questo sogno vi è però la coscienza presente, chiedo ripetutamente di vedere il cane vivo, non mi convince del tutto questa storia della copia, il cane è troppo vero con tutto quel che rappresenta anche affettivamente per me e questo che mi impedisce di continuare, che sia una copia o meno. Il dolore fortissimo al cuore lo provo mentre affondo il coltello con forza, la pelle del cane è dura, come un muscolo fitto che devo fare fatica, molta forza con il braccio per incidere questo lungo taglio dalla zampa anteriore a quella posteriore. E' durante questo sforzo, questo taglio difficile che affiora la decisione di non continuare più porgendo il coltello dalla parte del manico a mia sorella. Non lo voglio fare.
Qui vedo un senso etico, una scelta morale o affettiva identica a quella che ci spinge a non mangiare gli animali domestici. Quindi la differenza sta nel valore che diamo alle cose o alle persone o animali.
Mi viene da pensare anche alla storia del foglio che Uno menzionava nell'Opera ma non so se ha attinenza.
Infine il terzo passo, la terza fase è il riparare le spaccature che si sono fatte alle cornici. Spaccature che rimangono ma vengono supportare solidamente da un altro pezzo di legno, quindi dallo stesso materiale che evita la separazione della cornice, lo spezzarsi nel lato già liso.
La cornice la vedo come il perimetro contenitivo del quadro, una protezione oltre che abbellimento, è un completamento, una delimitazione o non saprei meglio dire ora.
C'è stato un tempo in cui ho fatto la corniciaia con mia sorella, è un lavoro di precisione che so fare quindi, non mi è nuovo, so anche restaurare i colori nuovi.
Qui mi si chiede di tagliare tre supporti di cui l'ultimo mi fa penare perchè sembra che non ci sia il materiale giusto, sembra un pezzo di cartone mollo che non tiene, tuttavia riesco e non faccio sconti, il mio lavoro è pagato già poco, non è un grande lavoro ma è un lavoro di precisione e abilità che so fare solo io nel laboratorio e quasi non viene capito.
Quindi ancora valore, il valore che do la mio lavoro breve ma preciso e importante, di poco valore economico ma io so quanta esperienza ci vuole per poterlo fare, quindi il vero valore del mi lavoro non è economico.
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