Discussione: L'Attenzione
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Vecchio 08-01-2007, 22.27.35   #7
Uno
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Quest'ultima spesso è proprio la causa della disattenzione, ma a volte non è l'unica colpevole, perchè posso rallentare i ritmi, ma avere la mente chissà dove.
Infatti la fretta non è legata al ritmo o ai tempi.... questa l'avevi vista l'altra volta ma ancora non ti "entra"


Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Certo Uno, in senso stretto (beh, anche allargato) hai ragione. Qualsiasi cosa, anche lo stare passivi, alla fin fine è azione... non solo, anche il "prestare attenzione" è un'azione, forse l'azione più azione di tutte.

Però però... al di la del modo in cui capita di esprimersi a me pare di capire che Kael focalizzasse il discorso su un certo tipo di "agire", molto legato ad un "fare" fisico mentre Mooncat espandeva anche ad un "fare" più interno, più passivo se vogliamo, qualcosa di direttamente connesso con il percepire.

Anzi, se connettiamo il tutto al discorso del passivo/attivo, dove se sono passivo non faccio ma subisco/mi accade anche se mi sembra di fare qualcosa e se invece sono attivo ecco che inizio a Fare qualcosa fosse anche senza l'ausilio delle mani o del movimento fisico (per leggere muovo gli occhi... è solo un esempio) ecco che risulta come il "prestare attenzione" sia la porta tra il fare (venire fatti, subire) e il Fare.

La percezione è l'esempio ecclatante, dato che è la cosa quasi impossibile da invertire (non fare) e per questo l' "azione" in cui siamo più facilmente passivi. Se prestiamo attenzione nel percepire iniziamo a fare anche percependo... (questo sempre se ho inteso le intenzioni di Mooncat).

PS: postato senza aver letto Astral
Citazione:
Originalmente inviato da MoonCat Visualizza messaggio
..io intendo guardare un tramonto come una non-azione, meditare o passeggiare in quanto non hai bisogno di concentrarti sul movimento delle gambe, ce ne sono tanti di momenti in cui sembra non necessario o superfluo prestare attenzione a ciò che si sta facendo ma merita lo stesso essere presenti, anche solo per avere una coscienza di sè.
Esatto, nei vostri esempi c'è sempre qualcuno che fa qualcosa... diciamo un io...
Se parliamo di essere attivi o passivi è un'altro discorso... in quel caso guardare normalmente è passivo (perchè c'è anche un guardare attivamente... ed è legato all'attenzione ma non solo).
C'è un solo modo per non agire, il vestitino di legno.... al limite c'è il raffinato wu wei (usando termini orientali) che però è non agire ma agendo comunque...
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