Visualizza messaggio singolo
Vecchio 14-10-2008, 11.24.42   #23
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Da ancora prima che aprissi questo thread Ray, c'e' una domanda che mi frulla in testa, che pero' non riesco bene ad inquadrare, provo a metterla qui. Nel thread "dare quel che non si ha..." avevi scritto questo

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
..................................
Riassumendo il meccanismo che ho visto è il seguente: sono in grado di fare dieci ma faccio sempre quattordici perchè costantemente mi dicono bravo e io recupero otto ad ogni roba che finisco e mi apprezzano. Il giorno che non mi dicono bravo, pur non aspettandomelo perchè alla fin fine perchè mai dovrebbero dirmelo, inconsciamente c'è però il coccodrillino che aspetta la polpetta. Se la polpetta arriva bene, ha subito pronta una parte di quel che torna da reinvestire per le prossime polpette, ma la volta che la polpetta non arriva resta li a bocca aperta con la fame... e anche se viene trattenuta la reazione proiettiva e non c'è delusione, si produce comunque la caduta.
Questa parte la vedo collegata al discorso del caffe' e di quante energie ci troviamo disposti a spendere per qualcosa in cui inizialmente non avremmo investito cosi' tanto, chi (o cosa) ce lo fa fare di vestirci, prendere la macchina, andare al super, etcetc, quando la cosa piu' semplice sarebbe rinunciare al caffe'? Invece ad un certo punto si perde di vista il rapporto qualita'/prezzo e si e' disposti a fare qualunque cosa pur di avere il caffe'.. (tu hai usato questo esempio, che puoi trovare banale, ma c'erano delle domeniche, quando ancora non esistevano le macchinette automatiche in cui se rimanevo senza sigarette io facevo dei numeri abbastanza simili.. se restavo senza prendevo la macchina per andare al tabacchino della stazione che era uno dei pochi aperti....).
Quando si comincia a conoscersi un po', si trovano dei "mostri", che si iniziano man man a vedere, e a cui, abbiamo visto , ogni tanto bisogna dare la polpetta per fare in modo che non prendano il sopravvento e si mangino un piatto intero di polpette affamando noi, pero' ok.. sappiamo che queste parti ci sono e che vanno accontentate un po', l'aspettativa del ritorno sappiamo che c'e' e va a volte soddisfatta , non sempre repressa o tenuta al guinzaglio (quando le vediamo ovviamente).. mentre nello scritto sopra e anche nella storia del caffe' parli di coccodrillino che aspetta la polpetta "anche se viene trattenuta la reazione proiettiva e non c'è delusione, si produce comunque la caduta", quindi se ho ben capito anche quando non abbiamo aspettativa del ritorno... ma allora questo coccodrillino e' qualcosa che lavora in maniera ancora piu' sotterranea di quelli che siamo abituati a chiamare "mostri"? Qualcosa che difficilmente riusciamo a riconoscere, perche' mentre agisce abbiamo la sensazione di essere "svegli", ma in realta' prende il comando (e a quel punto siamo disposti al tutto per tutto per ottenere proprio quel caffe'?)?
Spero sia comprensibile..
RedWitch non è connesso