Discussione: Traduzioni cercasi
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Vecchio 28-09-2009, 22.18.33   #14
Ray
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Eccomi. Beh intanto grazie a tutti per le traduzioni. Si, si tratta di una frase che accompagna un bassorilievo sul soffitto del castello di Dampierre, il quale raffigura un semplice vaso panciuto di terracotta, chiuso col suo coperchio, e che su un fianco presenta una fenditura simile ad un salvadanaio o al taglietto che si fa sulle caldarroste.
il senso grossolano direi che ormai si capisce, e dovrebbe essere all'incirca: "il vaso deve aprirsi/rompersi da solo, dall'interno, e rendere manifesta la compiutezza di ciò che contiene".
Però appunto, la strana costruzione della frase potrebbe contenere ulteriori significati...
Beh, se il senso che hai trovato ti soddisfa ok. Comunque qualcosina metto lo stesso, vuoi mai che salti fuori qualcos'altro.

Partiamo dal verbo: fient. E' la terza persona plurale del futuro di fio-fieri che vuol dire divenire (in fieri... in divenire), ma come moltissimi verbi latini, ha un sacco di significati, anche se tutti correlati a quello principale. Va anche considerato che è spesso usato come passivo di facio (fare)... infatti il suo participio passato è factum (fatto). Altri significati possono quindi essere: essere fatto, creato, eletto, prodotto, fabbricato. Risultare, venire di conseguenza, derivare. Impersonalmente era anche usato per "fare sacrifici".

Il soggetto deve quindi essere plurale. Potrebbe trattarsi di sola... quel manifesta sempre a sola riferirsi ed essere conseguenza del verbo.
Il sostantivo solum, di cui sola è il plurale, significa: la parte più bassa di una cosa (sia reale che figurato), base, fondamento, fondo, suolo. Vuol dire anche terreno, terra, ed era usato per indicare la pianta del piede ( ), e quindi anche sostegno, base. sostegno e fondo d'altronde sono due concetti correlati.

Manifesta vuol dire manifesta... è un aggettivo e, nella frase, potrebbe riferirsi sia a sola che a ruina o anche ad un eventuale soggetto sottointeso...

Ruina veicola un crollo, una caduta, una rovina appunto. Va bene anche catastrofe, distruzione.... però si riferisce anche agli edifici, indicandone le rovine, le macerie, quel che resta da una rottura o dall'usura del tempo.
Da come è messa la parola potrebbe essere un "modo"... ossia tramite la rovina, o in rovina.

Intus è un avverbio di luogo piuttosto poco usato. Indica l'interno, il dentro qualcosa. Può indicare sia uno stato in luogo (all'interno), sia un moto a (verso l'interno), sia un moto da (dall'interno).

A voi il puzzle... una traduzione potrebbe essere: all'interno le fondamenta si manifesteranno in rovina. Indicazione che, pur se metaforica, potrebbe risultare parecchio utile.
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