Discussione: Meditazione sull'erba
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Vecchio 21-11-2010, 11.44.19   #2
diamantea
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Ho sognato di trovarmi ad un certo punto all'aperto, su un grande prato verde con l'erba fitta e molto verde, alta un 15 centimetri, tanta gente intorno, maschi e femmine di diverse età, seduta ad aspettare un uomo che ci farà fare un'esperienza.
Il guru è un uomo sui 40 anni, è vestito di bianco, pantaloni e casacca.
Questo sogno mi sembra indicare cambiamento ed apertura, fiducia verso l'esterno.
Il fatto di trovarmi fuori a meditare con altri, sedermi in mezzo a loro, potrebbe indicare tutte le parti di me che ascoltano qualcosa o qualcuno, come convogliare tutte le risorse nella stessa intenzione o direzione.

L'uomo vestito di bianco è molto simile a quello del primo sogno "Sola nella metropolitana", potrebbe indicare una figura ben definita dentro di me che deve portarmi un messaggio. Allora era tramite il telefonino, ora con la chitarra, prima del discorso. Ciò vuol dire che prima devo connettermi con i suoni poi con le parole.

E' la funzione percettiva sensoriale che sta emergendo, sto lavorando sulla percezione del suono, del corpo come strumento.

Citazione:
Io sono seduta su una sedia di ferro bianca, come quella che ha mia madre in terrazza, con i braccioli, gli altri sparsi in terra su coperte e cuscini o seduti.
La sedia con i braccioli potrebbe indicare l'appoggio sicuro protettivo da cui parto, che cerco, solo io ho questa sedia che ma la porto dietro da bambina, infatti queste sei sedie/poltrona mia madre le ha in terrazza da quasi 40 anni.


Citazione:
L'uomo viene vicino a me e dice che inizierà con una meditazione, suonando una specie di chitarra rettangolare e piatta di colore bianco lucido, che emette i suoni della terra. Egli dice che è molto importante connettersi per prima con questi suoni.
Quest'uomo vestito di bianco viene per me, per darmi un messaggio ( che proviene dal maschile? ) anche nell'altro sogno attraverso uno strumento, vuol dire che ancora non sono pronta a recepirlo, quindi mi devo preparare attraverso la connessione o il radicamento a terra attraverso il suono.
La chitarra rettangolare e piatta con il manico, che strano strumento, di un bianco lucido laccato, con dei bottoni e non corde che lui tocca e gira per l'emissione dei suoni.

Citazione:
Io sento l'esigenza di mettermi più vicino a terra, così cerco di reclinare la spalliera della sedia, ma non è una sdraio così mi butto all'indietro fino a terra ma non mi faccio male nè mi spavento, poi rotolo sul fianco sinistro e sono fuori dalla sedia, mi sdraio a terra sull'erba verde supina, con i piedi alla montagna e la testa all'uomo.
Voglio stare a terra a contatto con le mie radici ma all'inizio non scendo dlla sedia per sdraiarmi, cerco di reclinare la spalliera... mi sembra un ultimo tentativo di aggrapparmi alla mia sicurezza, stare a terra con il mio appoggio sicuro e protettivo, ma appena mi rendo conto che le due cose sono in antitesi mi lascio andare, cadere all'indietro con tutto l'appoggio.
Potrei scendere dall'appoggio ma io mi butto all'indietro con l'appoggio, forse per lasciarmi andare ho bisogno di portarmi dietro le mie sicurezze, o voglio farlo inizialmente su qualcosa di sicuro non so di preciso ma più o meno è questo il senso, infatti non ho paura e non mi faccio male cadendo di peso all'indietro anche perchè lo faccio da un'altezza poco pericolosa, scelgo il punto in cui lasciarmi andare dopo essermi dondolata nel tentativo di reclinare la spalliera.
Mi giro dal alto sinistro ( del femminile? ) poi fuori dalla sedia mi stendo con i piedi alla montagna (la testa dovrebbe stare verso il mare, ma non c'è il mare), la testa rimane verso l'uomo. Posso vedere tutte la parti di me rivolte in senso contrario a me, loro sono lì per l'uomo, anche io lo sono ma non lo guardo, non lo vedo perchè voglio rimanere in ascolto.
Qui ritorno sul tema in cui sto lavorando da parecchio tempo, liberarmi dalle immagini lagate all'oggetto e lasciare affiorare le sensazioni.

Citazione:
L'uomo mi offre una coperta da mettere sotto ma io rifiuto, voglio stare a contatto con il calore che sale dalla terra, gli occhi al cielo vedo che inizia una leggera pioggia ma non mi importa, voglio godermi i suoni e quel benessere così.
Suona la sveglia del mattino...
Quest'uomo premuroso si preoccupa del mio benessere e del mio rilassamento, ma io non sento umidità salire dalla terra, anzi sensazione di calore e benessere, mentre l'acqua la vedo scendere dal cielo.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 21-11-2010 alle ore 11.47.29.
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