Discussione: Il cavaliere
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Vecchio 24-11-2010, 14.03.02   #6
dafne
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio

Risponde al bisogno di femminile di essere protette, salvate, di avere a fianco un'anima su cui poter contare dove non possiamo arrivare da sole. Insomma è qualcuno di cui sentiamo che possiamo Fidarci con la F maiuscola va da sè che una certa coscienza ed elevazione morale deve averla.
Sarei stata d'accordissimo con te un mese fà ma oggi non del tutto.
Quello che tratteggi è un salvatore, un protettore, un principe insomma che è anche cavaliere, per carità, soprattutto se ci sentiamo inchiodate in una torre...con un drago (si diceva femmineo come simbolo?) a guardia.

Il cavaliere però spesso è guardiano, difensore di princìpi, di situazioni, di cose, non di singoli. Anche quando protege il re protegge quello che in primis il re rappresenta.
Sono pochi i cavalieri che assunto un codice d'onore sono partiti a cercare una donna.
Il Graal, l'Arca, ma mai una compagna, o quasi mai.

Prova a pensare a re Artù, egli costruì il suo impero e la sua fama e la sua leggenda su un ordine cavalleresco, su quanto questi 12 cavalieri rappresentavano (e li bon che i simboli si ammonticchiano..) ma è proprio un cavaliere a distruggere il suo regno, a causare la fine della sua leggenda.

Un cavaliere che cede all'amore per una donna, nientemeno che la regina, e disfa tutto.

Come se dopo aver raggiunto una certa elevazione avesse ricondotto in termini più materiali un'energia che ha causato danni. (Neanche la regina ne esce bene anche se si è concessa all'amore)

Devo dire che questa parte della storia di Artù mi è sempre stata particolarmente sulle p....unte dei piedi
Ho sempre considerato fortemente ingiusto che cavaliere e regina non potesero che incontrarsi in quel modo misero.
Ho sempre ritenuto re Artù in più

Però se la guardiamo a livello di simbolo se un uomo decide di intraprendere il cammino di cavaliere cercando di elevarsi al di sopra del normale (si mette a protezione, a difesa) rinunciando a tutto se stesso per la cosa in cui crede se poi cede perde tutto, ma come detto in altra discussione in quanto cavaliere la caduta gli procura molto più dolore che al cavaliere di basso rango, quello da esercito.

Lo stesso re è obbligato a mantenere le regole del gioco e mettere in piazza al popolo il giudizio della faccenda. Perchè è giù che il cavaliere e regina sono andati, nel popolare e quindi è quella la legge a cui si devono assoggettare.

Forse, e poi mi fermo che l'argomento mi ruba la mano , forse regina e cavaliere sono arrivati a impersonare il simbolo di qualcosa per cui non erano pronti. Incontrato l'amore come non lo avevano mai conosciuto non han potuto che perdersi. Ma, appunto, stò andando fuori tema mi sà...


ps
è in queto ambito che si parla di amor cortese, vero?

Ultima modifica di dafne : 24-11-2010 alle ore 14.09.06. Motivo: aggiunto ps
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