Discussione: Correzione bozze
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 04-12-2009, 21.07.54   #65
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito

Nell'apportare le correzioni relative alla giacca di Marta, ho pensato che diventa difficile man mano che si procede collegare i vari pezzi, così ho pensato di incollarli su word e ricopiare il tutto qui fino al punto dove siamo arrivate, con piccole correzioni qua e là.
Il tutto diviso in 3-4 post così ci si può fare un'idea, prima di continuare con la nuove descrizioni e la partita a biliardo.....
Se non va chiedo a Uno di cancellare o di spostare.
Attendo Shanti e Filo per rileggere insieme, per vedere cosa non va, e come continuare e suddividerci il lavoro tutt'altro che facile che ci aspetta....



Capitolo 1 – La sorpresa

Prologo

Certe cose non cambiano mai, altre cambiano sempre...
Una delle cose che non cambia mai è lo scorrere del tempo...
Siamo nel 2120, l'integrazione razziale non è ancora giunta a maturità, ma ha fatto qualche passetto, la tecnologia ha risolto delle cose e ne ha peggiorate altre.
L'uomo continua a cercare risposte sulla sua esistenza.
I rapporti sociali dopo un periodo di assestamento usufruiscono anche delle nuove tecnologie (ed altre che verranno, come le chat tridimensionali sempre più asettiche) ma recuperano l'antico calore utilizzando nuovi spazi sociali. Le case non hanno più grandi spazi per invitare le persone, però nascono una sorta di soggiorni/salotti "condominiali". I condomini non si sviluppano in altezza, ma sono piccoli villaggi costruiti da più famiglie amiche, (come una sola famiglia di più di un secolo fa costruiva una casa quando poteva) in cui le persone si trovano nei newclan ed invitano amici di altri clan.
Certe cose non cambiano mai, come l’amicizia...

***
Si sta facendo sera nel salotto condominiale che viene chiamato affettuosamente così dai suoi frequentatori, anche se in realtà è molto più grande e accogliente, essendo formato da un’ampia stanza di forma circolare dalle pareti bianche con delle nicchie nei cui lati si possono vedere degli oggetti del passato che hanno un significato profondo per il clan. Le entrate sono quattro e conducono alle relative scale interne del condominio. Non vi sono porte ma accessi diretti controllati da un flusso di aria forzata che permette di mantenere la temperatura costante all'interno della sala, capace di contenere comodamente un centinaio di persone. A sud si trova una veranda composta da paratìe di cristallo trasparente che adottano un sistema di filtraggio dei raggi solari tramite la polarizzazione dei cristalli. Le paratìe sono comandate da un meccanismo di chiusura controllata. Sul pavimento a listoni di legno della veranda è situata una fila di sedie a sdraio per prendere il sole, a lato, da una roccia, sgorga una cascata d’acqua.
Al centro della sala vi è un braciere virtuale, scalda e illumina ma è anche una consolle multimediale, in realtà è un sofisticato apparato multimediale che permette di registrare o riprodurre filmati e musiche, ma anche di connettersi al web, è visibile da ogni lato da cui lo si guardi.
La luce solare filtra dal soffitto con sistemi di conduzione della luce in fibra ottica.
Dalla periferia della stanza verso il centro vi sono tre file di gradini che servono anche da sedute, inframmezzati da falsi piani dove sono situate poltroncine e tavolinetti. Le sedute sono in tessuto tecnico di color bianco.
In alcune sezioni dei gradini vi sono dei vani porta oggetti e centraline per l'alimentazione elettrica dei vari dispositivi portatili. Ai lati della parete distributori di acqua e piani cottura.

Si sta facendo sera, la sala comincia ad affollarsi, è l’ora in cui ci si ferma per un drink e una chiacchierata con gli amici del clan prima di ritirarsi nei propri appartamenti per la cena.
Mark, giovane imprenditore, con un viso dall’incarnato chiaro e segnato da piccole e affascinanti rughette di espressione e di preoccupazione per la non florida situazione finanziaria della sua società, capelli biondi lunghi e un po’ ribelli che cerca di domare raccogliendoli in una coda, ma che spesso gli cadono sul viso e che secondo lui gli conferiscono quell’aria da uomo di successo, elegante nel completo grigio scuro composto da giacca e pantaloni su una camicia azzurro chiaro, cravatta dal nodo un po’ allentato, dopo aver reclinato la testa all'indietro sullo schienale per godersi il meritato riposo dopo una giornata stancante di trafile burocratiche, esordisce a mo’ di saluto: "Allora ragazzi, com'è andata la giornata?" aggiungendo con un sorrisetto: "Offro da bere a chi gli è andata peggio di me!"
“Eh? No, scusa, ero un attimo sovrapensiero“ sussulta Fabrizio, profondi occhi scuri, incarnato olivastro ed un sorriso che raramente appare sul suo volto e che incanta le donne... Le poche entrate che ha non gli consentono un abbigliamento troppo costoso, e spesso, come stasera, lo si puo' incontrare con un paio di semplici jeans chiari e molto vissuti, e una t-shirt bianca e blu con le maniche lunghe. Indossa scarpe da ginnastica moderne ed ha sempre con sè una cartelletta dove tiene le bozze dei suoi disegni, per lo più ritratti di persone incontrate sulla strada, dove, spesso e volentieri si ferma a dipingere: “a me non è andata peggio di tante altre giornate, sono stato in giro, volevo prendere un pò d'aria. Vedo che tu invece ti sei divertito parecchio in giro per gli uffici, ah ah
Dai per stavolta offro io, basta che non ci fate l'abitudine. Che prendete?”
"Un gin tonic, allora, grazie.. “
E a te Marta com'è andata?" chiede Mark spostando solo gli occhi verso di lei, e rimanendo con la testa affossata nello schienale.
Marta è una bella ragazza dai capelli color rosso mogano tagliati a caschetto sbarazzino e ordinato, gli occhi di un bel verde chiaro e lentiggini sul naso che la fanno sembrare più giovane di quanto non sia realmente, anche per via del fatto che si trucca pochissimo e ha un bel viso pulito. Indossa un paio di jeans, scarpe basse e comode e, sopra la camicetta bianca, un maglioncino beige con scollo a V che si è comprata in un negozio del centro. Al collo porta una collana che le ha regalato una persona per lei speciale…
"Giornatina anche per me, ho maneggiato una quintalata circa di panini stamattina e ti risparmio sul mio pomeriggio " risponde a Mark mentre si avvicina alla seduta e prendendo gli occhiali dalla borsa cerca con lo sguardo Fabrizio: " prendo un vino bianco, grazie ah... la prossima volta faccio io, siamo d'accordo"
"Di niente... prendo un vinello anche io" risponde Fabrizio e inizia a bere girando la testa a destra e sinistra per vedere le altre persone presenti in sala, sentire il loro brusìo. Ogni tanto fa un cenno di saluto con il capo, quando passa qualcuno che conosce.
Nel frattempo le zone della sala in cui ci si incontra per consuetudine, si affollano di persone che chiacchierano e si preparano da bere, oppure leggono un giornale. Altre ridono e si salutano amplificando il vocìo, oramai la musica di sottofondo non si avverte quasi più.
La luce all'interno della sala aumenta di pochi gradi d'intensità e le paratìe ad ovest cambiano leggermente l'inclinazione, entra la brezza del tardo pomeriggio portando con sé il profumo dell'erba appena tagliata.
Marta osserva Fabrizio che continua a guardarsi intorno. "Aspetti qualcuno?" gli domanda abbassandosi gli occhiali sin sulla punta del naso e rivolgendogli uno sguardo volutamente malizioso. Quindi avvicina il suo bicchiere a quello di Mark e, mentre i bicchieri di cristallo tintinnano, si volta verso Fabrizio mostrandosi incuriosita.
"Chissà, magari qualche nuova modella..." risponde Mark a Marta facendole l'occhiolino, e comincia a guardarsi intorno, riflettendo ad alta voce: "Ci siamo riempiti di tecnologia fino al collo, ma sembra che ci manchi sempre qualcosa... Con un comando vocale posso andare in videoconferenza in cantiere, ma il senso dell'esistenza è ancora un mistero..."
Sorridendo Fabrizio risponde: "No no, non aspetto nessuna, per certe cose attraverso una fase di stand by, qua se non inizio a sfondare col disegno la vedo dura...".
E tirandosi su dal divano in cui era sprofondato continua: "Piuttosto notavo che ogni tanto si vedono facce nuove qua dentro, qualcuno ha pure un viso interessante, viene voglia di far loro un ritratto, tanto con le persone di altri clan prima di conoscerli e stabilire un po' di intesa, hai voglia..."
Marta guarda Fabrizio mentre si accinge a riprendere una seduta eretta, osserva come i suoi movimenti risultino più difficoltosi perché con la mano sinistra continua a stringere l'immancabile cartellina dove custodisce gelosamente i suoi bozzetti.


(continua)

Ultima modifica di stella : 04-12-2009 alle ore 21.53.33.
stella non è connesso