Discussione: Disciplina
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Vecchio 30-01-2006, 15.55.40   #8
jezebelius
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UNO HA SCRITTO
Spesso ci troviamo nella condizione di provare a passare nel bosco (ci feriamo con i rami, ci sporchiamo tutti, ci impantaniamo etc etc) scoprendo dopo, se lo vogliamo ammettere almeno con noi stessi che non si passava.... ma facciamo di tutto pur di non usare la strada battuta... in questo modo crediamo di essere originali, crediamo di scegliere... non sapendo che l'unica scelta vera e possibile è decidere verso quale valle andare... cioè come fare il giro delle valli... perchè da bravi turisti dovremmo vederle tutte... qui si aprono altr discorsi che per non annoiarvi o distrarvi tengo per il prossimo giro.
Capo qua non credo si annoi nessuno

Comunque.....pensavo alla possibilità di scelta; questa, quando non si è consapevoli, diviene l'unica possibile ovvero l'unica strada da vivere.
E' naturale che venga "rappresentata" come unica ed assoluta.
Al contrario quando anche un minimo di conoscenza ( intellettuale, non intesa la stessa come apprendimento nozionistico ) trova luce ecco che ci si prospetta l'alternatività; quindi o continuare su quella strada ( il bosco )oppure affrontarne " disciplinati" un'altra.
Mi pare chiaro fin qua ma quello che non riesco a capire è come " scegliere " - e quindi disciplinare un comportamento - se dal principio, in primis, non sapevamo di camminare nel bosco giacchè solo attratti da quello che c'era all'interno, ed in secondo luogo, una volta che si prospetta l'alternatività nonchè la realizzazione che eravamo su quella strada ( pseudo )" originale ", come capire quale via pur chiedendo, la stessa, una certa disciplina, vale la pena diessere percorsa?
Come dici quindi dovrebbe " ascoltarsi " ciò che si possiede al proprio interno.
E' vero siamo complicati per una, forse, esigenza di semplicità.
Si è complicati per evitare ( paradossale no? ) di disciplinarsi in maniera repressivo limitante.
Ma questo, sono certo, dipende da quanto si Vuole optare per una scelta.
La Volontà quindi ritorna il nocciolo duro della questione; il nucleo sul quale poggia tutta la faccenda.
La base ovviamente non mi pare che sia la Volontà( questa puo essere presa in considerazione quando si Deve mantenere una " scelta " ); il Talento....invece mi sembra la base " caratteristica ".
Forse ci si riferisce a chi ( talento ) possiede gia qualche elemento che gli permetta di " sentire " e/o mantenere la scelta.Tale " Talento " potrebbe anche essere inteso come " moneta di scambio "; si da qualcosa per riverne dell'altro, naturalmente senza limitare, con lo scambio, il serbatoio dal quale si attinge....
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 30-01-2006 alle ore 15.59.31.
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