Citazione:
Originalmente inviato da nikelise
Ce lo dimentichiamo ma dobbiamo abituarci a vedere tutto in doppio trattando delle cose di questo mondo : l'innamoramento e' una fase stupenda della vita ma puo' esser un inferno , la morte psichica.
In termini junghiani non distinguerci dalle figure dell'inconscio collettivo , gli archetipi , che sono alla base dello stato nascente dell'innamoramento puo' essere molto pericoloso .
Per questo ogni quadretto di rosa dipinto mi lascia interdetto.
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Sempre in termini junghiani, il fenomeno dell'innamoramento è il risulttato di una particolare proiezione. Quella dell'anima (o dell'animo per le femminucce). Da li l'euforia, il vedere l'altro perfetto, l'alto livello energetico e tutto il resto.
Poi la presa di realtà (l'altro ha difetti, è differenziato da me eccetera) ritira in parte la proiezione, con conseguente calo dell'innamoramento e crisi, che può anche diventare di tipo depressivo se c'è rimozione di quel che rientra.
In effetti l'altro sesso, in termini di ricerca dell'individuazione, avrebbe la funzione di specchiare l'anima, che poi però va ri-conosciuta come perte di se e utilizzata per il processo (d'individuazione). Quindi fine delle proiezioni e inizio dell'imparare ad amare in modo consapevole.
Cosa che raramentte avviene... solitamente si cerca sempr altri (che poi sono gli stessi) contenitori per la proiezione.