Discussione: I "passaggi"
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Vecchio 18-08-2007, 18.56.29   #7
Ray
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Se io ... tutta la scena al rallentatore, scoprirei che ho fatto dei passaggi che non mi ricordo coscientemente....
Riporto solo questa frase perchè esplcita quelo che vado dicendo, in ogni caso mi riferisco a tutto il post.

Lo scopo dell'esperimento non è memorizzare tutto per filo e per segno. La questione della memoria è una delle possibili verifiche a come è andato. E' un po' OT ma neanche tanto... molti fanno degli sforzi per fissare le cose nella memoria... in realtà è il grado di presenza che determina la qualità della memoria e non solo, determina anche la facilità di accesso ai dati memorizzati. Siccome la maggior parte del tempo sognamo ecco che non ricordiamo un tubo ma sotto ipnosi... ma bon questo c'entra poco.

Quello che c'entra è che più siamo presenti in un dato periodo di tempo più il ricordo rievocato coscientemente (e con una certa concentrazione... discorso legato al tread delle nuvole se ricordi) sarà fluido, senza interruzioni. Più dormiamo più il ricordo andrà a sprazzi... un fotogramma si quattro no e via così. Occhio che la se non si fa attenzione la mente cercherà di ricostruire il film dai fotogrammi che ha, quindi sembrerà più fluido di quello che è, semplicemente perchè accelera sui punti neri e noi di solito ci accontentiamo della misera memoria che adoperiamo. Ma se la si usa per verificare il grado di presenza ecco che i buchi risaltano eccome e ci si rende conto di quello che anche tu hai sperimentato, oltre a rendersi conto che dormiamo tantissimo.

Altra cosa... concentrarsi su se ed essere presenti mentre si fa qualcosa non sono proprio proprio la stessa cosa. Certo che se mi concentro su me stesso, magari per esplorazione interiore, l'immobilità aiuta. E' vero anche quel che dici tu... stando fermi è più semplice essere presenti. Se ci muoviamo parte dell'energia usata se ne va nel fare e parte dell'attenzione verso l'esterno... anche questo dici (magari prima o poi parleremo dell'attenzione divisa...).

L'esperimentino invece verte sul cercare di essere presenti mentre si fa le cose, che esse siano calcolate o spontanee, anzi in una generale attività di auto-osservazione spesso va a finire he si osservano più gesti "spontanei" che altro.
Ci stiamo forse allontanando dal tema, ma siccome mi interessa l'obiettivo cerco di spiegare meglio... più persone partecipano più confronti ho.
Prendiamo per esempio un incontro sportivo. Se sono molto presente (si dice anche concentrato in effetti) mica faccio meno gesti spontanei, anzi. Certamente ricorderò meglio i singoli attimi della partita che se la giochicchio mezzo addormentato.
Tuttavia anche qua... i passaggi... posso ricordarmi bene di aver saltato, ma il momento preciso del passaggio da appoggio a terra ad aria sarà buio, un po' come la poltrona...

bon post lungo, non c'è fretta...
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