Discussione: Dedicata
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 02-03-2007, 22.36.32   #7
'ayn soph
Bannato/a
 
Data registrazione: 14-12-2006
Messaggi: 1,893
Predefinito

La Tradizione Primordiale
Il punto di vista della Tradizione Primordiale è quello per il quale tutte le tradizioni che esistono o sono esistite derivino, più o meno direttamente, da un unico nucleo originario.

Coloro che se ne sono occupati rilevano l'unità sostanziale, dietro la diversità dei simboli e delle espressioni, di tutte le dottrine spirituali, sia esoteriche che essoteriche.

Una specificazione che va fatta subito riguarda proprio la questione esso-eso terico. Le due cose non sono per nulla scollegate, ma se si vuole essere precisi, non si può nemmeno vederle come due facce della stessa medaglia. Il punto di vista tradizionale impone una gerarchia tra le due e vede la parte essoterica come l'emanazione esteriore (la punta dell'iceberg) di una dottrina trascendentale (metafisica). Questa parte esteriore, rivesta essa la forma di una religione oppure no, è quella destinata a tutti in modo indifferenziato e quindi, è necessariamente "adattata" in basso e priva di tutta una parte di contenuti riservati alla parte esoterica, destinata invece ad un'elite.

Quindi detta parte essoterica è contenuta in quella esoterica, che la precede gerarchicamente. Per fare un esempio, esiste un Cristianesimo esoterico. Tuttavia, lungi quest ultimo dal trovarsi contenuto in quello ufficiale, vale invece viceversa.

Questo non significa però che la parte essoterica non sia valida. Essa è valida sotto tutti gli aspetti. Infatti mantiene il nucleo originale della Tradizione da cui è emanata e, nei suoi contenuti, mantiene degli "agganci" più o meno palesi che permettono a chi li può vedere di rintracciare la parte esoterica.

L'unità sostanziale delle tradizioni è trascendente e non immanente. Ovvero essa può essere trovata, o meglio ri-trovata, solo tramite percorso ascendente.

Quindi il tentativo profano di "unificazione" tradizionale, o magari solo religiosa, sullo stesso piano dove sussiste invece la diversificazione, è da considerarsi, nel migiore dei casi, ridicolo. Nel peggiore, anti-tradizionale.

L'origine della Tradizione Primordiale e, di conseguenza, di tutte le tradizioni secondarie è sempre "non umano". Forse sarebbe meglio dire "sovra-umano". Le varie tradizioni infatti hanno in comune perlomeno il Principio da cui emanano. Ed è proprio sui Princìpi che infatti concordano tutte le tradizioni "regolari", dove per "regolare" si intende propio la concordanza dei Princìpi.

La Tradizione, emanando dal Principio e via via scendendo per i vari piani di manifestazione fino al contingente, è suscettibile di modificazioni ed adattamenti in relazione ai tempi, ai luoghi ed alle genti cui è rivolta.

La regolarità delle diversità, e quindi alla fin fine di una specifica tradizione, dipende dalla sua connessione con il Centro, con i Princìpi. Simbolicamente questa connessione è rappresentata dall'appartenza dei o del rappresentante di una tradizione al "centro del mondo". Limitandosi a qualche accenno (approfondiremo) figure come il "re del mondo" o "Melqui-Tsedek" vanno ricollegate anche a questo tipo di simbolismo.

Essendo il collegamento di cui parliamo riferito alla sfera "spirituale" esso è appunto trascendente... si consustanzia ad un livello più alto di quello contingente... e si riferisce ai piani "sovra-umani" dove avvengono, o dovrebbero avvenire, sia le emanazioni che le differenziazioni formali (da forma appunto)...

la Tradizione, e chi ne è rappresentante, ( per linee di masssima e naturalmente per quanto possibile) a mio avviso tenta di seguire, ad oggi, il percorso inverso.
Cerca di standardizzare il tutto ( brutta parola...ma solo per indicare che pur trovandoci noi nella manifestazine essoterica questa abbisogna, per andare avanti, di partire da un punto in comune, almeno agli occhi della massa ) per poi, in maniera ascendente, risalire la Tradizione stessa .....Questo è ovvio è un mio personale punto di vista.
Continuando credo che per certi versi " L'elite" della quale si è accennato, non voglia significare ( o contenere ) chi, ad un profano aspetto, viene considerato come " superiore " quanto, invece, particolare "tramite" al fine di assumersi l'onere di portare a conoscenza o quanto meno far " sapere " che esiste una parte essoterica ed una esoterica, giacchè ad oggi, soprattutto in questo, bisogna fare i conti con le strutture che per secoli si sono formate.

In linea di massima la simbologia si riferisce alla Tradizione Primordiale come "polare" o "iperborea".

Essa è collegata al Nord... niente oriente od occidente quindi... a mostrare come, in qualche modo, tutte le altre le stanno rispettivamente a sud, sotto... ad indicare una gerarchia.

Nelle varie tradizioni si trovano indicazioni riferite alla "collocazione" del centro primordiale, dove è stata (ed è) custodita la Tradizione e da cui Essa si è "emanata", diversificandosi ed adattandosi a seconda della destinazione.

La "montagna del Paradiso Terrestre"... Agartha... Thule... Salem... sono alcune diciture piuttosto note (si può approfondire... cmq è meglio specificare che le diciture di cui sopra possono indicare sia il centro della Tradizione Primordiale sia la sua copia (immagine) specifica per una tradizione particolare... quindi possono esserci più di una Thule, e così via).

Per adesso mi limito ad aggiungere che simbolicamente il concetto di polo è strettamente connesso a quello di "centro" per un'evidente analogia spaziale.

sottolineiamo questo punto... (Questo non significa però che la parte essoterica non sia valida. Essa è valida sotto tutti gli aspetti. Infatti mantiene il nucleo originale della Tradizione da cui è emanata e, nei suoi contenuti, mantiene degli "agganci" più o meno palesi che permettono a chi li può vedere di rintracciare la parte esoterica.)
….come dire che un acqua riscaldata dal sole, non è il sole ma ha il suo calore.... questo può essere un "effetto" secondario per esempio delle Religioni... far sentire il calore e venire il desiderio (a chi poi non soddisfa il palliativo) di cercare il sole con tutte le altre caratteristiche.
Purtroppo alcune struture si sono talemente strutturate da perdere un pò il senso di quello che stanno facendo... ma ricordiamoci sempre che all'interno di grandi strutture c'è sempre qualcuno che può ricollegarsi alla fonte... anche usando solo la forma esteriore della sua Tradizione.

In sintesi esiste un fil rouge... un filo rosso che come il filo di Arianna nella caverna del Minotauro ci dovrebbe portare fuori dall'animalità per farci diventare Uomini (intesi come genere).

In merito alle varie tradizioni particolari e diversificate risulta molto spesso assai difficile - e a volte del tutto impossibile - stabilire con certezza quale di esse derivi direttamente da quella iperborea e quale invece sia da ricondurre ad altra sua "filiazione".

In ogni caso stabilirlo non è essenziale. Questo perchè, in un modo o nell'altro, tutte le tradizioni regolari si riconnettono a quella primordiale.

Questa ri-connessione parla, se si capisce, di un collegamento e di una trasmissione ininterrotta. Come dire che non ha alcuna importanza quanti e quali "giri" ha fatto una certa dottrina prima di assumere quella data forma specifica... quel che conta è che detta trasmissione ci sia effetivamente stata e che non ci siano state "interruzioni" da un punto di vista dei Princìpi, che è dire "spirituale".

Detto questo, entrando un minimo nello specifico anche se a mo' di accenno, si può dire che i simbolismi che si ritrovano in tutte le tradizioni si possono riconnettere a quella iperborea, e sono più "vicini" ai Princìpi... mentre le varie Scienze Tradizionali particolari possono considerarsi "filiazioni" secondarie e specifiche per le destinazioni a cui sono rivolte.

Un possibile fraintendimento è quello di applicare una successione temporale... almeno in modo rigoroso. Innanzitutto le notizie che noi possiamo avere su taluna o talaltra tradizione possono non indicare precisamente le epoche delle loro origini (la trasmissione orale...) e poi, quando si parla di connessioni tra le tradizioni, non significa necessariamente contatti diretti sul piano materiale... o addirittura "scambi" di pezzi... ma semplicemente (nel senso di essenziale) sviluppi più o meno simili dell'impulso iniziale che, per quanto ci riguarda, possono benissimo risultare più o meno contemporanei... e la similarità eventuale è da attribuirsi all'unità dei principi, piuttosto che ai contatti e scambi.


Una delle dottrine che si riscontrano in tutte le tradizioni, anche se più o meno sviluppate a seconda dei casi, è quella dei cicli cosmici.

Si potrebbe obiettare che l'aggetivo "cosmici" è già una specificazione particolare e che si dovrebbe parlare di dottrina dei cicli e basta. Tuttavia, se facciamo riferimento al significato tradizionale della parola "cosmici", scopriamo che "cosmo", opposto a "caos", si riferisce ad ogni possibilità di manifestazione, qualunque ambito più o meno ristretto si voglia attribuirgli di volta in volta.
Cosmo è tutto ciò che ha una "struttura" (vedi "costruire") e si riferisce indistintamente alla totalità dell'esistente come ad una sua particolare e specifica espressione.
D'altra parte ogni manifestazione contiene in potenza tutte le altre, essendo la singola specificità di una generale possibilità.
'ayn soph non è connesso