Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 09-01-2011, 15.43.18   #217
griselda
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Bene anche io mi metto nella fila di quelli che non hanno capito cosa è il nero, che peccato non posso vantarmi di saperlo
Di quale paura si parla?
La paura di vedersi dopo aver agito contro i principi, la morale, la legge, la propria programmazione...?
La paura di quello che si sta facendo mentre lo si sta facendo?
La paura di perdere se stessi accogliendo l'altro dentro di se che da l'idea di perdita d'identità?
Che poi sono tutte paure relative ai propri limiti imposti, imparati o genetici.
E mi fermo qui di quale paura si sta parlando?

A me il nero da l'idea di buio, di impossibilità di vedere, proprio come quando si cammina al buio, non ci si vede e si può finire per terra o picchiare la testa comunque contempla l'agire con circospezione perchè ci si può fare del male.
Una volta ho corso in una cantina al buio e sbattuto rompendomi un sopraciglio quindi correre non è l'ideale, magari camminare piano tenendo tutti i sensi al massimo e tutto ciò che abbiamo possibilmente acceso al massimo livello e muoversi piano perchè ne correre come ho detto prima ne stare fermi serve.
Bene quindi al buio cosa succede di solito?
Ma a me sorgono le paure.
La mente perdendo il controllo sull'ambiente inizia a palesare tutte le possibili paure di cui abbiamo in archivio memoria magari tratte da film non è detto che le dobbiamo aver per forza vissute.
Quindi nero e paura vanno a braccetto.
Ma perchè e cosa chiamiamo nero?
Si, sì ho letto anche la definizione di ombra ma cosa vorra dire in soldoni non lo so, ho qualche idea che a volte mi viene leggendo degli scritti ma come essere sicuri di aver capito? Mah!
Mi vien da pensare che il nero sia relativo all'inconscio, quello che è laggiù non è conosciuto, la mente non lo conosce quindi tornando agli esempi sopra non vi è controllo per cui è come se agissero al buio di nascosto a nostra insaputa, nel buio non ti accorgi di nessun movimento perchè l'attenzione è paragonabile alla luce, quando illumini un oggetto esso non è più al buio ma è illuminato.
Ma se lo illumino non sono più nella fase al nero o no? Boooh
Provo ad indagare da un'altra parte magari partendo dalla paura.
Se ho paura di qualcosa cosa faccio?
Mah dipende.
Ci sono paure che esorcizzo, paure di cui mi vergogno e che faccio finta di non avere o cerco di dimenticare di avere, paure che affronto, paure che non so di avere e che scopro ogni tanto.
La paura di cui mi vergogno alla fine me la dimentico...la dimenticanza è come un ambiente nero....quindi potrei paragonarla all'inconscio, perchè se non ne sono conscia vuol dire che o l'ho dimenticata/nascosta o non la conosco.
Ma nel'inconscio non ci sono solo le paure ci sono pure le memorizzazioni, ci sono i meccanismi, ci sono le abitudini, insomma c'è un mucchio di cose è come una via di mezzo tra una cantina e un robivecchio o addirittura un magazzino dati sotterraneo e buio.
A questo punto il nero dovrebbero essere questi dannati dati, le registrazioni etc
Quindi la fase al nero dovrebbe essere un muoversi in un ambiente dove non ci si vede come dicevo sopra e la paura deriva dal non vederci.
L'unica paura che ho avuto io fino ad ora è stata quella di venire randellata senza capire il perchè. Un po' come mi è successo in quella cantina...mi sono mossa ed ho preso una randellata sul sopraciglio me la sono tenuta e non ho più corso al buio nelle cantine.
Sarà questo?Tenersi le randellate senza spaccare il muro contro cui si è sbattuto, curarsi il sopraciglio ferito e basta. In poche parole imparare a prenderle a subire senza reagire, pensando che è per il nostro bene?
Mah c'è qualcosa che non mi quadra visto che la vita fa già questo, magari non così velocemente come mi capita ora ma booh!
In conclusione la fase al nero mi da l'idea di volontario movimento cieco, ovvero come siamo, visto che siamo cecati se non vediamo tutto ma vediamo solo in parte ok abbiamo un difettuccio visivo meglio vah!
Ci muoviamo per come siamo facendo quel che ci passa per la testa e auguri a tuttti quelli che ci stanno attorno in pratica è come guidare senza patente si gira gridando: PISTAAAAAAAAAA!
No, no, Uno ha detto che non è necessario che gli altri si accorgano di quello che stiamo provando interiormente (o anche facendo? perchè questo è determinante)
bene anzi male ho aperto tutte le finestre e mi sono volati via tutti fogli e non riesco a continuare per metterli in ordine ....
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